In risposta al post "C'era da meravigliarsi?", recentemente inserito dall'altro collaboratore del blog(Vigilante), vorrei esprimere alcune riflessioni che ritengo doverose.
Innanzitutto però, voglio qui ricordare che il blog non deve assolutamente servire a chiarire dispute ideologiche personali; nè tantomeno voglio far passare l'idea che "PAROLE IN LIBERTA'...VIGILATA" sia uno spazio chiuso e statico, in cui la si pensa solo secondo un determinato punto di vista!Qui cerchiamo in tutti i modi, di parlare in libertà(per quello che vale!..) di episodi che istigano quel po' di spirito critico che abbiamo, lavorando con l'ironia per evidenziare ciò che non ci convince, che ci sembra "falso e tendenzioso", che sentiamo come un'offesa per la nostra mente. Parliamo anche di altro, certo; storie vere "o quasi", che possano destare in chi legge, quantomeno un sorriso trattenuto; e poi tante altre cose che non sto qui ad elencare perchè non ce ne frega più di tanto..
Naturalmente sappiamo tutti che, anche chi si propone "solo" di far sorridere, non può comunque prescindere dal fatto di scrivere cose vere, sensate, con riferimenti precisi, e non semplicemente frutto di un soggettivo parere personale. Altrimenti i nostri interventi si ridurrebbero alla stregua di inutili commenti da salotto, come quelli che fa il papà vedendo il telegiornale, mentre attende che il suo piatto di maccheroni rucola e patate(piatto molto noto dalle mie parti!..), sia pronto e fumante sulla tavola..
Il punto fondamentale, per me, è che non devono esistere pregiudizi di alcun tipo; nè da parte di chi scrive, nè da parte di chi legge!Noi(o quantomeno questa era la mia idea quando ho aperto questo spazio!) non vogliamo che il blog produca un'idea!
Il nostro blog non deve fornire soluzioni catalogate per menti passive, pronte ad accettare un determinato pensiero solo perchè "tanto la penso già così!..", oppure perchè le cose che si scrivono fanno sorridere; e non sarebbe neanche giusto, all'esatto opposto, ricacciare quello che diciamo solo perchè "tanto siete i soliti critici senza nulla di costruttivo", o addirittura perchè non siamo seri, visto che pubblichiamo post infarciti di parolacce e battute(più o meno simpatiche..)!Piuttosto saremmo contenti se il blog producesse dubbi! Il dubbio ci piace tanto, perchè è dal dubbio che nascono le più grandi certezze. E se produciamo dubbi, significa che comunque abbiamo colpito la mente di qualcuno.Fatta questa doverosa, e purtroppo lunga, premessa, mi sento obbligato ad evidenziare in negativo alcuni punti del post di Vigilante, intitolato "C'era da meravigliarsi?".
Partiamo dall'attacco indiscriminato a Luttazzi, che dissemina tutto il post in questione. Un attacco di cui non si comprendono le ragioni, a meno che Vigilante non abbia dato voce alla sua profonda antipatia(odio?!..) verso Luttazzi, oppure è a noi sconosciuta una pesante offesa recata dal comico al mio collaboratore?!...Tale offesa, se accertata, giustificherebbe quantomeno la reiterata accusa del mio collaboratore al comico Luttazzi, reo di fare solo un uso "sistematico dello sproloquio", che lui(insieme a qualche altro milione di persone, evidentemente disinformate dalle nuove disposizioni governative in materia di satira!..) considera erroneamente satira!Sarei bugiardo se dicessi che la mia risposta non proviene anche dalla stima che nutro nei confronti di Luttazzi e delle sue eccelse doti satiriche. Stima che peraltro avevo espresso nel mio post immediatamente successivo alla notizia della cacciata di Luttazzi, sottolineando subito le mie simpatie(a differenza di quanto non ha fatto Vigilante con le sue antiapatie!..), e tentando comunque di elaborare l'accaduto nella forma più chiara possibile, citando fatti a supporto delle mie idee!
Cosa che non fai tu, Vigilante, quando dici che "quella di Luttazzi non è satira!".Potrei risponderti in tanti modi, ma quello che mi preme maggiormente è chiederti perchè non ce l'hai detto tu cosa è la satira!?.. Una bella definizione, o per lo meno un accenno di spiegazione, c'avrebbe fatto davvero comodo...soprattutto per capire come fai a sostenere che è satira quella di Crozza e non quella di Luttazzi!?.. Tu lo sai che le cose o si dicono bene, o non si dicono. E parlare così è tanto facile quanto ridicolo, quindi non posso proprio accettarlo!
La parola satira viene da Sàtyros, termine greco che indicava un essere mitico dalla doppia natura(metà umana e metà caprina), invocato in antiche formule magico-rituali per la fertilità, che aveva il compito di purificare la terra dagli spiriti maligni a mezzo dell'ostentazione del ridicolo e dell'osceno: il mostrare i genitali, il riso e il linguaggio scurrile erano affermazione della potenza rigeneratrice della natura. Col tempo la denigrazione si è estesa, dai soli attributi anatomici, alle persone e alle categorie morali."La trivializzazione del sapere e della gerarchia costituiti, ovvero la consapevolezza della menzogna sociale, avviene attraverso l'aspetto collettivo e orgiastico del riso."
"La satira grottesca ignora la superficie impenetrabile che chiude e limita il corpo come fenomeno completo e separato. L'immagine grottesca mostra non solo gli aspetti esteriori, ma anche quelli interiori del corpo: sangue, intestini cuore e altri organi."Lo sai chi dice queste cose?! Quel Michail Bakhtin(che tu conosci), nel suo saggio su Rabelais!
Wolgang Kayser, nell'opera The grotesque in Art and Literature(New York, 1957), spiega come "nella satira basata sul disprezzo, le deformità fisiche e le immagini di disgusto servono a riflettere altre deformità spirituali e comportamentali, che sono l'oggetto vero del commento derisorio", ed aggiunge che "la satira grottesca celebra la vita fisica...abbracciando l'abbondanza di ogni genere. (...) L'attività sessuale e il sistema metabolico sono ciò di cui tratta la nostra vita fisica, e pertanto sono ammirati ed esaltati dal grottesco, indipendentemente dal fatto che la lussuria e la gola sono tratti peggiorativi nelle nostre norme comportamentali".Ho fatto riferimenti a contesti storici che non centrano nulla con Luttazzi, solo per non alimentare dubbi; ma avrei potuto citare un maestro della satira come Dario Fo.
Il punto non è accettare queste tesi, che sono quelle che si studiano comunque nelle università!...Bensì evitare di sparare a zero su un personaggio, soltanto per una spiccata partecipazione emotiva di tipo negativo!Non lo reputo corretto. Io posso offendere Ferrara(e l'ho fatto!), ma sostenere seriamente che quello che fa lui non è giornalismo, non credo sia "eticamente" corretto, perchè non ho le basi per farlo!
Quello che tu dici che fa Luttazzi "prendendo per culo i politici"(e lo dici avendo visto 10 minuti al massimo di 5 puntate andate in onda!..), è la stessa cosa che fa Crozza!.. Ma Crozza non dice cacca!.. Allora il problema è davvero questo!?Non siamo ridicoli, su! La libertà di parola e di pensiero sono sancite dalla Costituzione, e devono essere tutelate in ogni loro espressione. E non solo in quelle che fanno comodo ai più potenti e al loro inventato "buon gusto"!
E' molto più volgare il disprezzo delle leggi, coperto dalla menzogna, da parte di chi le leggi le dovrebbe far rispettare!Concludo ammettendo che probabilmente per un altro personaggio, diverso da Luttazzi, non avrei partorito tutto questo lavoro, ma credo che in generale certi atteggiamenti mentali non facciano bene alle discussioni pubbliche.
Saluto vivamente te(tanto ci vedremo in questi giorni!..) e tutti i lettori del blog, sperando che la "querelle" sia conclusa qui! Ciao.PS. Questa mattina l'assistente del mio professore di storia dell'arte, parlando di come si organizza una mostra, ha pronunciato la parola "porcata"(riferendosi a qualcosa di quel contesto..)! Come mi comporto?! Lo devo far licenziare?!..Fatemi sapere.
2 commenti:
Ciao, sto cercando da quale libro o intervista di Luttazzi è presa la frase "Col tempo la denigrazione si è estesa, dai soli attributi anatomici, alle persone e alle categorie morali." Cercando su google esce solo questo blog :-) Any idea?
@Claudio.
Vado a memoria perché si tratta di robe alquanto datate, ma credo si trattasse di "Lepidezze postribolari".
Posta un commento