martedì 21 luglio 2009

Vite inspiegabilmente spente

Obbligato moralmente a scrivere qualcosa di serio ogni tanto, oggi voglio porre alla vostra attenzione un'iniziativa piccola, ma di grande valore per chi pensa sia giusto combattere (scusate la retorica...diciamo almeno impegnarsi!) per vedere i rispettati i diritti di tutti gli uomini, e principalmente quel diritto alla vita, così tanto strumentalizzato e schiumante negli ampollosi discorsi dei nostri politici in tempi di polemiche mediatiche (basti pensare alle indecenti farneticazioni durante gli ultimi drammatici sviluppi del caso della povera Eluana Englaro!), e così poco presente nelle vicende quotidiane e oscure della realtà nazionale, lì dove spesso non arriva neanche la cronaca di tv e stampa.

L'esempio in questo caso sono le carceri italiane. Le loro storie di orrore, di dolore, di incomprensibile e tormentato mistero. Un numero di morti che parla quasi di sterminio. Famiglie disperate a cui è stata spezzata la vita, famiglie che non hanno più rivisto i propri cari (la storia, già accennata, di Niki Aprile Gatti ne è l'emblema, e se non la conoscete informatevi!), famiglie che sono partite dal profondo solco lasciato da queste tristi perdite per avanzare, tra sentieri impervi e densi di ostacoli inimagginabili, su una strada che vorrebbero li congiugesse infine alla giustizia, alla verità.

Perché per loro è un dovere inderogabile. E dovrebbe esserlo per tutti, soprattutto per lo Stato. Ma forse chiediamo troppo!?..

Per questo vi rigiro la lodevole iniziativa dell'amico Incarcerato, che trovate a questo link.

Leggete bene di cosa si tratta, aderite, e scorrete anche altri post recenti nel suo blog, perché troverete altri dettagli riguardo alla macabra questione delle nostre prigioni.

Mi raccomando non fate gli stronzi, che per quello c'è sempre tempo.
Vi odio.
Distinti saluti.

sabato 18 luglio 2009

Parallelismi psichedelici

(Repubblica.it) LOS ANGELES - Dopo 6 anni pinguino gay ci ripensa e va con una femmina.

(Spiritocriticopuro.it) MILANO - Il cantante Povia esulta: "Una canzone non cambierà il mondo, ma di certo può salvare molte anime!"

(Repubblica.it) AOSTA - Il Papa "sta imparando a convivere con il gesso". L'unico rammarico è "non poter scrivere a mano".

(Spiritocriticopuro.it) MILANO - Ancora Povia: "Santità, mi dia un attimo che prendo la penna.."

sabato 11 luglio 2009

C'è chi può e chi non può..

Stamattina verso le 13, sbirciando controvoglia il televisore in attesa dell'ennesimo immeritato pranzo offertomi dalla mia famiglia, mi sono imbattuto in un programma stravagante, dai toni vagamente surreali, che poi mi è stato detto essere nientemeno che un telegiornale. Il tg2 per l'esattezza! Mah...non ne sapevo nulla.

Detto ciò, impegnato a capire dove questo programma volesse condurre i miei sensi appannati e affamati, sono stato improvvisamente scosso da una scena che ha destato in me forti perplessità, una situazione di duro impatto drammatico, dove si evinceva chiaramente che qualche attore avesse preso in mano le redini del gioco, inoltrandosi in un'improvvisazione rivelatasi però insufficiente a reggere gli intricati nodi di una trama in realtà poco avvincente.
L'attore in questione, che è poi un'attrice, mi pare sia stata definita una "giornalista".

Questa giornalista narrava del contesto in cui affonda le sue radici un pericoloso criminale. Un tipo insospettabile, sospettato di sequestri e schifosi stupri seriali nei garage di Roma, fortunatamente, e speriamo definitivamente, fermato dalla polizia.
Questa giornalista descriveva quindi i posti frequentati, le atttività abitudinarie, e tutto ciò che di quotidiano e normale potesse presentare la vita del violento maniaco.

..Senonché questa giornalista, vagando e raccontando, finisce con l'arrivare in un bar. Qui giunta, non le passa null'altro per la testa che chiedere al barista (non sono le parole esatte, ma ci sono quasi tutte e il senso della frase è intatto):

Scusi, sappiamo che il sospettato si serviva spesso qui...

COSA PRENDEVA DI
SOLITO?!....



Come?...Cosa??...Ma soprattutto PERCHE'???......Scusate, mi son fatto prendere dall'enfasi.
Comunque c'è davvero da chiedersi perché un'informazione sulle abitudini alimentari, fuori dai pasti, di un porco e frustrato violentatore, debba interessare alla collettività mediatica!
E da qui muove il mio dilemma:

devo pensare che un cappuccino può contribuire ad una devianza nella gestione degli impulsi sessuali molto più di un tè freddo o di un succo di frutta...oppure devo semplicemente accettare l'idea che qualcuno al tg2 abbia decisamente sbagliato mestiere?....

martedì 7 luglio 2009

Non siamo noi gli intelligenti, sono loro gli stupidi..

Ci sono situazioni talmente degradanti e ridicole, che si prova imbarazzo persino a raccontarle e giudicarle. E si fa addirittura fatica a screditarne i protagonisti, perché sarebbe banale. La stupidità infatti è banale perché è altrettanto banale individuarla, riconoscerla nei gesti degli uomini.

Ecco perché su certe scene, su certe immagini che ridicolizzano palesemente la razza umana, preferisco soprassedere. Perché la realtà è quella, parla chiaro. E non serve certo la mia parola per classificare e giudicare qualcosa che già di per sè si presenta in tutta la sua pochezza.

Il tratto tipico della stupidità è appunto questo, la semplicità.

La faciloneria, la poca complessità. E' questo che distingue la stupidità dalla cattiveria. Ma ciò non significa che l'essere stupidi non costituisca colpa. Anzi, decisamente tutt'altro..


Chi fa delle cazzate spesso dice "non c'ho pensato..", quasi che l'annullamento delle proprie facoltà mentali potesse valere come una sorta di giustificazione rispetto al fatto detto o compiuto.

La giustificazione deve indicare l'esistenza di un impedimento esterno, intervenuto ad ostacolare il logico, o quantomeno responsabile, andamento delle cose. Ma quando la mancanza di riflessione dipende dalla volontà dell'individuo di esentarsi, in beata superficialità, dalla "fatica" delle principali attività psichiche, allora non c'è davvero giustificazione che tenga.


Chi è stupido non è direttamente un irresponsabile. E' invece responsabile della sua irresponsabilità, che a sua volta deriva dal fatto che ha smesso di pensare come un essere umano dovrebbe.

E chi smette di pensare volontariamente è una persona stupida.

Come ben vedete, il ragionamento fila che è un dispiacere..


Questa naturalmente è una mia riflessione vaga e indipendente, estranea altresì a qualsiasi legame vogliate trovarci con gli avvenimenti della quotidianità!..



PS. Scusate, magari non sarà attinente al mio post......ma per caso avete visto il video dell'eurodeputato della Lega Nord Matteo Salvini, che inneggia contro i "napoletani colerosi e terremotati" (per non dirne altre..)?

Ma il tizio lo sa che rappresenta (purtroppo) un intero paese, Campania compresa?! Mah..


Forse è solo che in quel momento NON CI HA PENSATO?!...Poverino!..

lunedì 6 luglio 2009

Ora sto già meglio

In esclusiva per voi alcuni famosi proverbi, riadattati in una coniugazione più cupa e lugubre. Di questa versione, tinta di nero e gratuito cinismo, avreste fatto volentieri a meno. Ma è proprio per questo che esiste questo blog..


- La speranza è sempre l'ultima a morire. A meno che non opti per il suicidio..


- La corda troppo tesa, alla fine si spezza. E se non sai impiccarti per bene, almeno fatti aiutare..


- L'ospite è come il pesce, dopo tre giorni puzza. Soprattutto se ne conservi il cadavere nel ripostiglio..


- Ognuno è fabbro della sua fortuna. Ma a qualcuno non dispiacerebbe essere anche artigiano delle sfortune altrui..


- Non piangere su latte versato. Non ti servirà ad evitare la mia severa punizione..