sabato 16 gennaio 2010

Techno.illogical


Tre colpi di pistola, dritti al petto, e cadde a terra come un qualsiasi salame colpito al petto da tre colpi di pistola.


Solo dopo il terzo sparo l’uomo, ormai cadavere, trovò la forza per sussurrare a mezza bocca: “Cazzo, ho l’i-phone sotto carica da più di venti or..”. L’ultima lettera di quella frase non arrivò mai a pronunciarla. Morì rammaricato, scuro in volto e rosso in petto.
Il killer era ancora lì, sconvolto da quanto gli era appena capitato d’ascoltare. Rimase per qualche istante senza parole, poi fissò con sdegno la sua vittima e tutto d’un fiato, come si stesse preparando ad una seconda raffica di spari, sentenziò: “ecco perché sei morto, perché eri cretino”. Poi, dopo essersi voltato per tornare alla macchina, aggiunse: “Ma come cazzo si fa a lasciare l’i-phone sotto carica per più di venti ore?! Che imbecille..”


Il killer fece allora per tornare alla sua macchina, ma venne insospettito da rumori sospetti (altrimenti non si sarebbe insospettito). Si avvicinò al mezzo, scegliendo di girare dal lato opposto a quello del guidatore, e accanto alla ruota posteriore destra trovò un uomo, accovacciato tipo cane in procinto di pisciare, tutto tremante e impaurito. E alla vista del killer due gocce giallastre parvero uscirgli davvero da una gamba del pantalone. Il perché è chiaro: trattasi di testimone oculare dell’omicidio. Lo capì subito anche il killer, che con austera durezza suggerì al pover uomo: “poiché sono certo che tu abbia visto poco o nulla di quanto successo prima, non è che per caso hai avuto l’infelice idea di fotografare, o peggio ancora di filmare qualcosa che possa riguardarmi?”
L’uomo pisciato negò, tenendo però sempre la testa bassa. Il killer dovette insistere: “sta attento a come rispondi, guarda che sei ancora in tempo a tirar fuori qualsiasi cosa possa essermi d’aiuto. Ma fra un po’ queste tempo scadrà, e ciò che potrei farti ora è davvero nulla in confronto a quello che dopo ti farò, sicuramente, in caso di sorpresa spiacevole!..”


Spaventato dall’ennesimo avvertimento, il testimone infelice si mise allora una mano sulla coscienza, e nel contempo inserì l’altra in una tasca per recuperarvi un comunissimo cellulare con videocamera integrata. Caricò il menu con i vari video, selezionò l’ultimo, ne avviò la riproduzione, e passò quindi il telefono al killer, soddisfatto per aver tenuto a bada l’ennesimo impiccio. Ma ecco l’imponderabile: la maschera sorniona e ridente dell’assassino iniziò a trasformarsi in una congiuntura di espressioni corrucciate e iraconde. Il testimone oculare venne travolto da un afflato di incredulità, non capiva cosa potesse aver sbagliato nei suoi gesti, nelle sue parole, nel suo modo di porsi all’uccisore. “Cosa c’è? Che ho fatto? Ho ripreso solo la scena dell’omicidio da lontano, nient’altro ti giuro!..”, supplicò con voce stridula il disgraziato avvistatore.
Non v’era pietà negli occhi dell’assassino: prese la pistola, sempre la stessa, e senza neanche dare al tizio la possibilità di invocare una grazia, gli infilò una pallottola in mezzo agli occhi, esattamente tra le due sopracciglia. “In questo video non si vedeva una cazzo. Non sapevi che quando c’è poca luce si deve usare il flash?! Beh ora lo sai. Che imbecille..”


In mano aveva ancora il suo cellulare. Allora si chinò e glielo ripose in tasca, lì dove il tizio poco prima l’aveva prelevato. Un atto gentile, se solo poco prima non l’avesse ucciso.

venerdì 8 gennaio 2010

Discrimino ergo sum


"Buuuuhhh...negro di merda!!"


Avete letto la frase qui sopra? Ecco, se pensate che sia una frase razzista, siete completamente fuori strada. O almeno questo è ciò che si dice in Italia..
Si è scoperto infatti, gentili lettori illuminati, che sei il negro in questione è antipatico, allora il buuuuhhh razzista non è più un buuuuhhh razzista, bensì un amichevole avvertimento che si dà al tizio in questione. Una sorta di stigmatizzazione del suo scarso feeling col resto della comunità, del tipo: "ehi tu, già sei negro...non vorrai mica starci sulle balle pure a prescindere dal colore della tua pelle!?!.."

Certo che l'Italia è un paese davvero strano, porca vacca. In Italia tutti si vergognano di tutto, sempre. Ogni volta che qualcuno tenta di esporsi evidenziando un pensiero particolare, deve sempre portarsi dietro un bagaglio, grosso come un armadio, pieno di giustificazioni e rettifiche varie: se, ma, comunque, però, evitiamo, non saprei, non direi, panta rei, non vorrei ma se vuoi, fatti sempre i fatti tuoi e via così..
Quello che voglio intendere è che non c'è più chi si afferma affermando, ribadendo ossia il proprio credo con la schiena dritta e la faccia alta, indipendentemente da quale sia l'ideale. Ora siamo condannati a sorbirci queste cazzo di "dichiarazioni di facciata" dei cosiddetti opinionisti. Sperando che qualche dio ce ne liberi al più presto!
Certi principi della stoccata, che usano però lo spadino di gomma. Vogliono farti il solletico, disturbarti un po' per perdere tempo, mica oseranno mai farti incazzare!? Anche perchè non ne sono capaci, essendo il loro pensiero privo di una benché minima coerenza strutturale.
Insomma non hanno le palle per avere un ideale.

Ma torniamo al nostro caro "negro di merda" e leghiamolo a quest'ultimo paragrafo sugli opinionisti (naturalmente dopo averlo legato a qualcosa di più doloroso!..), perché qui si scopre il nucleo della questione: quale assurda differenza può esistere tra il dire che Balotelli viene insultato soprattutto perché "antipatico" ancor più perché "di colore", e il gridargli invece "buuuuhhh...negro di merda!!.."?
Beh vi risponderò io, cari amici di insonnia: non esiste alcuna differenza. Sono entrambe delle concezioni razziste. Entrambe espresse in maniera vile. Entrambe intimorite e scandalizzate dalla propria indole razzista. (Il pubblico di Verona che dice: "noi razzisti?! Giammai!!"......Eh si, infatti Balotelli si fischiava da solo. Anzi no, era collegato con la Ventura e aveva un brutto ritorno d'audio in cuffia..)

Va bene che per la nostra società discriminare è divenuto un passatempo, una moda. Ma che si abbia almeno il coraggio di metterci la faccia e di farsi bollare per "razzisti" senz'appello, quali si è in effetti.
E poi si evitino almeno le esagerazioni, che se si inzia ad ululare e sfanculare tutti gli "antipatici", allora fra un po' sarò nella merda anch'io!..