giovedì 20 maggio 2010

Teste pesanti


Prime reazioni politiche alle condanne della Corte d'Appello per i pestaggi alla scuola Diaz durante il G8 di Genova. Interviene il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano: "I poliziotti condannati resteranno al loro posto. Non devono spostarsi. Possono anche continuare a tenere l'anfibio sulla testa dei ragazzi.."

Emilio Fede si espone contro lo sciopero indetto dalla Federazione nazionale della Stampa per protestare contro il ddl intercettazioni votato dalla Commissione giustizia del Senato: "Il decreto è giusto. Previene che si abusi delle intercettazioni telefoniche. Non condivido la protesta della Federazione Stampa. Insomma se fossi un giornalista io non protesterei.."

Manovra finanziaria 2011-2012, il ministro dell'Economia Tremonti: "Non metteremo le mani nelle tasche delle italiani. Anche perché sono vuote.."

venerdì 14 maggio 2010

Gocce di poesia

L'ODE ALLA PISCIATA

Arrivi senza che debba chiamarti,
per darmi un sottilissimo piacere.
E in un istante, senza fare drammi,
rifuggi via e ti fai desiderare.

E' presto la mattina e già ti penso,
di sera ci sei tu prima del letto.
Con te non passo mai del tempo perso.
Resisterti è impossibile, lo ammetto.

La nostra relazione non fa acqua,
anche se a volte scappi e non dovresti.
Ma niente fermerà la nostra storia,
finché ci sono strade e porticati.

Ricordo adesso quando ero bambino,
credevo di potermene fregare
di te, del tuo bisogno e del tuo arrivo,
che mamma m'insegnò poi a rispettare.

E intanto che scrivevo sei tornata,
di nuovo col tuo fare stimolante,
a liberare un'anima malata
con la vescica sempre funzionante.

giovedì 13 maggio 2010

Come ti spacco lo schermo

 - Caro perché fai così? Cos'è che ti blocca? Eppure ti piaccio, mi hai corteggiato  per due anni!..
Sono cambiata forse? Dai non posso crederci, non puoi aver rinunciato a me. Fino a dieci minuti fa te lo leggevo nelle mani che non aspettavi altro che mi spogliassi!..
Ti mette in imbarazzo il mio essere completamente nuda? Ma se mi hai strappato via il reggiseno a morsi!..
Cosa cazzo ti turba? Ti piacciono le donne, vai sicuro, fidati di me. E se non ti fidi di me, fidati almeno di quel sorprendente rigonfiamento nel jeans! E' sincero, l'ho visto crescere. Mi ci sono quasi affezionata..
Fanculo Sandro, non ti capisco! Ma che hai, perché ti fai questa violenza? Non lo vedi quanto stai sudando? Quella è la rabbia che tenta di contenere la natura. Sei una pentola che bolle con un coperto incollato sopra..
Ma porco di quel demonio, cos'hai? Fino a mezzora fa avresti pagato oro per essere in camera con una donna nuda, piacente e consenziente! Anzi, a quanto si dice in giro,  t'è già capitato un bel po' di volte di pagare..

Insomma, scemo, perché non vuoi scopare??

 - Ti voglio bene Giulia. Mi piaci da morire, lo sai. Non immagini quanto stia soffrendo ora, mentre ti vedo nuda e bella come solo le donne libere come te possono essere. Disperderei la mia vita tra le tue gambe...ma non posso!
Ho fatto una scelta ben precisa. Ho iniziato un percorso nuovo tutto mio: non farò sesso per i prossimi 5 anni. Non ho altra scelta. Ho un obiettivo più grande da perseguire: mi sto preparando per le future edizioni de "La pupa e il secchione"!.......

sabato 1 maggio 2010

Compagni

Compagnia. La compagnia è importante. E' importante. Mi continuavi a ripetere, mentre andavi via.
Sono sicuro che qualcuno saprà apprezzare la tua naturalezza nell'ignorare i problemi. Sono sicuro. I problemi ti sfiorano come un autobus passato troppo presto, una volta che li perdi di vista non ci pensi più. Arriverà qualcos'altro.
Arriverà davvero? Comunque ti invidio. Invidio il fatto che sai fuggire da ciò che non ti piace. La tua morale è il tuo piacere, la tua etica paga il prezzo alla tua serenità. Ieri mi hai dato un bacio, oggi il giovane ricordo di quel bacio era già troppo invadente per il tuo severo senso di libertà. Capisco, vuoi riprenderti la tua vita non appena temi che possa scapparti dalle unghie. Ma capisco meno il tuo risentimento nei miei confronti. E ancor meno quello schiaffo su una guancia già maltrattata dai tuoi baci mancati.
Mi mancherai. Mancherai a uno, dieci, forse quaranta minuti. Mancherai a un'ora o a tutto il pomeriggio. Probabilmente pure a un pezzo di sera. Resteranno con me solo le tue stranezze, nella forma di quelle incomprensibili porte a vetro che continui a chiudermi in faccia e che io non sto mai attento a riconoscere. Porca puttana quante botte ho preso sul naso! Forse me l'hanno migliorato..
Ma non migliorerà la mia condizione dopo queste parole. Tu odi le parole. Non tutte però, solo quelle che esprimono idee altrui. Perciò sembri privata di qualsiasi socialità.
"La compagnia è importante", mi continuavi a ripetere. Volevi che lo ricordassi bene. Ecco perché sei andata via.