Non c'è nemmeno bisogno di prendersela con il comico questa volta. C'è da chiedere a La7 come cavolo si fà a dare in mano a Luttazzi un programma del genere e meravigliarsi di quello che da sempre fà, ha fatto, e a questo punto, non smetterà mai di fare; Luttazzi non è mica uno che fà satira, la satira è un'altra cosa, ma proprio tutta un'altra cosa. La satira è un'espressione settantasette volte sette più alta e complessa del sistematico sproloquio di Luttazzi. Non che io ripudi lo sproloquio(è una cosa meravigliosa), ma almeno iniziamo a dare il giusto nome alle cose. Luttazzi ha tutto il sacrosanto diritto di fare quello che vuole in televisione ma non chiamiamola satira!
Perchè dico che non c'era da meravigliarsi? Perchè alla seconda puntata Luttazzi aveva deciso di tocccare anche la Telecom....caro Daniele, ho capito che vuoi fare la parte di quello che non se ne frega di niente e nessuno, ma così duri veramente poco!
Ma al di là di qualunque considerazione tecnica che riguardi la rete televisiva, c'è da notare una cosa: in Italia abbiamo i politici che si sforzano di essere comici e i comici che vogliono fare i politici...e ci riescono come?Prendendo per il culo i politici!
Sembra scontato, quasi demagogico, ma se osserviamo, non tanto l'apparente imparzialità mostrata in tv(e nemmeno sempre), quanto l'attenzione del pubblico nei confronti di questo fenomeno-e il risultato che tale attenzione ha ,di fatto, nella formazione del pensiero di una persona-solo allora ci possiamo spiegare perchè ci sia tanta attenzione della politica nei confronti della satira.
(Perchè anche non essendo tale, quella di Luttazzi, è considerata satira; e anche se non viene considerato tale, il licenziamento dello stesso, è una decisione politica.)
Una volta c'erano i cosidetti "leader d'opinione" che pensavano a trasformare la notizia in interpretazione di parte; ora sono diventati inutili per la presenza dei comici satirici. Tra un Bondi o un Diliberto che parlano di economia, la gente preferisce cento volte Crozza(quella si che è satira).
Il punto è che i fatti sociali non si autodefiniscono, ma siamo noi a definirli in base alle nostre fonti, alla nostra voglia di saperne di più e al modo in cui interagiamo con questi...ora pensate se la nostra unica fonte è un telegiornale, e un comico alla Luttazzi( e ce ne sono di persone così).
Ma questa è un'altra storia...almeno fino a quando un'altra rete non deciderà di utilizzare un altro Luttazzi solo perchè fà ascolto, o meglio comodo.
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