Sto dormendo, o almeno così pare. Mi agito nel letto, ho un incubo: qualcuno mi da la caccia, non so se mi vogliono rapinare oppure uccidere; comunque sono nel centro di Perugia, e sto scappando via a gambe levate, mosso dalla paura e con il fiato sul collo. Mi fermo un attimo ad annusare l’alito che ho sul collo:ma che schifo! Puzza di cipolla!
Mi incazzo come una bestia. Non puoi inseguire qualcuno con quel fiato: “Chiedi scusa e vai a lavarti subito i denti con lo stura-lavandini!” L’inseguitore esegue il seguente ordine. Adesso si può riprendere; sarà che il suo alito ora sa di anticalcare, ma sicuramente è meglio di quella cipolla pestilenziale.
Io riprendo a correre e lui torna ad inseguirmi. Mentre cerco di scappare, sento qualcuno che mi afferra il braccio: è un ragazzo sulla trentina, dal vago accento campano.
“Ciao, posso fermarti un attimo?”
“Guarda che l’hai già fatto” gli rispondo io, cercando di liberare il mio braccio dalle sue grinfie. E ancora lui: “No veramente, posso rubarti cinque minuti?”
“Dipende…devo vedere cosa vuole rubarmi quello dietro..” gli rispondo io, indicando il mio inseguitore. “Senti, se ti sbrighi a dirmi cosa vuoi mi fai un favore. Sai com’è…io starei fuggendo!?..”
Allora l’idiota mi fa: “Quanta fretta, ma dove corri, dove vai? Se mi ascolti per un momento, CA-PI-RAI..”
Lo interrompo sul più bello, chiedendogli di dirmi dove sono il gatto e la volpe, perché non ho il tempo di sentire tutta la canzone di Bennato!
Lui continua a ridere: “Ah…Lo sai che Bennato è un mio conterraneo?!”
“Carissimo, lo approfondirei davvero con tutto il cuore questo interessantissimo tema sulle origini di Bennato, ma come faccio a farti capire che sto scappando?!.. E poi dai, che figura mi fai fare con quello che mi sta inseguendo, che vede che mi fermo a parlare!? Non è serio!.. Dai, finiamola e dimmi per cosa vuoi i soldi?”
“L’ Inps.”
“Ah!...Per la previdenza sociale!?”
“No: Istituto Napoletano Per lo Spaccio” sentenzia lui!
Non faccio neanche in tempo a maledire le origini di quel simpatico spacciatore, che vedo arrivare come un falco il sindaco Locchi. Dall’alto della sua statura da ‘Grande Puffo’, il primo cittadino(che poi non si sa perché debba chiamarsi ‘primo cittadino’…proprio un bel termine democratico!..Cos’è, ha vinto per caso una gara di pentathlon arrivando per primo al palazzo del comune?!.. E allora quello che è arrivato ultimo che fa, pulisce i cessi alla stazione?!.. Ma chi li ha ideati questi titoli di merito?)…il primo cittadino, dicevamo, si proietta verso l’omino campano e lo abbatte con una testata, che in un paese civile sarebbe punita con almeno 5 giornate di squalifica!.. Si sa com’è Locchi: appena sente parlare di droga e spacciatori si trasforma in una specie di Hulk e non ragiona più…vabbè ragionare forse non è il termine più adatto!.. Diciamo che gli va in stand-by il sistema cerebrale.
Comunque, abbattuto lo spacciatore, riprendo la fuga e, dopo di me(per darmi un po’ di vantaggio), riparte il mio inseguitore. Sennonché, nel bel mezzo della via, vengo ostacolato da un ometto ridente che mi piazza davanti alla faccia delle rose finte(credo fatte interamente con i materiali di scarto delle acciaierie di Terni..), ammiccando inspiegabilmente con l’unico occhio aperto che si ritrova: “Amico, compra rosa…eh?”
“Ohi, ma sei scemo! Che cazzo mi fai l’occhiolino, che sto da solo!?..”
E lui: “Dai tu…rosa…lei?...Eh?!” Sorridendo e indicando una ragazza che sta ad almeno dieci metri da me, girata di spalle, intenta a guardare la vetrina di un negozio di variopinto intimo femminile.
“Allora sei scemo davvero, non è solo una leggenda di strada?!..”
Ma lui mi porge ancora la rosa: “Amico, vuoi?...Eh?!”
“Si, voglio!...Voglio che ti ficchi quella rosa nel !!!”
Vengo interrotto sul più bello dal mio latente senso dell’equilibrio, mentre ha iniziato a piovigginare e non mi sono accorto che, nell’arco di circa 20 secondi, il venditore di rose si è trasformato in venditore di ombrelli!.. Ora, poiché non vi era nessuna cabina telefonica, e quindi quella sorta di nano medio-orientale non si è potuto trasformare come Superman…mi chiedo dove potesse mai conservare, così celatamente, tutti quegli ombrelli?!.. La soluzione più logica è che li tenesse lì dove gli avrei indicato di riporre poco accuratamente le sue rose schifose!..
Col cambio di merce, l’omino placa subito la sua frenesia di commerciante. Anche perché la maggior parte della gente l’ombrello ce l’ha. E chi ne è privo, e sta quindi facendo una doccia da passeggio, essendo già di per sé abbastanza nervosetto, potrebbe mal digerire l’invito, gettato da quel piccolo sciacallo delle disgrazie altrui, ad acquistare un ombrello che si romperà non appena sarà terminato proprio quello scroscio di pioggia…ne segue che chiunque potrebbe prendere uno di quegli ombrelli e sfasciarli su quei ridenti venditori ambulanti!
Comunque passo indenne anche questa avversità e ricomincio a correre, ma non faccio che pochi passi e mi fermo ancora, stavolta spontaneamente! Precisamente mi fermo ad una edicola, ad attirare la mia attenzione è il calendario di una ragazza nuda. Ma non tanto il calendario in sè(neanche tanto male!..), quanto il nome della piacente ragazza: Amanda Knox!
Oh cazzo!.. Chiedo all'edicolante: "Ma è proprio lei?" Lui annuisce.
E io di nuovo: "Ma veramente lei, lei, lei?!"
E l'edicolante: "Che sei cretino!.Se dico che è lei, è lei! Gli scatti sono di Fabrizio Corona."
Mi avvicino per guardarlo meglio, tutte le foto hanno lo stesso sfondo: delle sbarre di ferro!..Questa ha fatto il calendario, e per di più in carcere!
Dev'essere per forza un incubo!....(Continua...se mi ricordo il resto del sogno.)
Mi incazzo come una bestia. Non puoi inseguire qualcuno con quel fiato: “Chiedi scusa e vai a lavarti subito i denti con lo stura-lavandini!” L’inseguitore esegue il seguente ordine. Adesso si può riprendere; sarà che il suo alito ora sa di anticalcare, ma sicuramente è meglio di quella cipolla pestilenziale.
Io riprendo a correre e lui torna ad inseguirmi. Mentre cerco di scappare, sento qualcuno che mi afferra il braccio: è un ragazzo sulla trentina, dal vago accento campano.
“Ciao, posso fermarti un attimo?”
“Guarda che l’hai già fatto” gli rispondo io, cercando di liberare il mio braccio dalle sue grinfie. E ancora lui: “No veramente, posso rubarti cinque minuti?”
“Dipende…devo vedere cosa vuole rubarmi quello dietro..” gli rispondo io, indicando il mio inseguitore. “Senti, se ti sbrighi a dirmi cosa vuoi mi fai un favore. Sai com’è…io starei fuggendo!?..”
Allora l’idiota mi fa: “Quanta fretta, ma dove corri, dove vai? Se mi ascolti per un momento, CA-PI-RAI..”
Lo interrompo sul più bello, chiedendogli di dirmi dove sono il gatto e la volpe, perché non ho il tempo di sentire tutta la canzone di Bennato!
Lui continua a ridere: “Ah…Lo sai che Bennato è un mio conterraneo?!”
“Carissimo, lo approfondirei davvero con tutto il cuore questo interessantissimo tema sulle origini di Bennato, ma come faccio a farti capire che sto scappando?!.. E poi dai, che figura mi fai fare con quello che mi sta inseguendo, che vede che mi fermo a parlare!? Non è serio!.. Dai, finiamola e dimmi per cosa vuoi i soldi?”
“L’ Inps.”
“Ah!...Per la previdenza sociale!?”
“No: Istituto Napoletano Per lo Spaccio” sentenzia lui!
Non faccio neanche in tempo a maledire le origini di quel simpatico spacciatore, che vedo arrivare come un falco il sindaco Locchi. Dall’alto della sua statura da ‘Grande Puffo’, il primo cittadino(che poi non si sa perché debba chiamarsi ‘primo cittadino’…proprio un bel termine democratico!..Cos’è, ha vinto per caso una gara di pentathlon arrivando per primo al palazzo del comune?!.. E allora quello che è arrivato ultimo che fa, pulisce i cessi alla stazione?!.. Ma chi li ha ideati questi titoli di merito?)…il primo cittadino, dicevamo, si proietta verso l’omino campano e lo abbatte con una testata, che in un paese civile sarebbe punita con almeno 5 giornate di squalifica!.. Si sa com’è Locchi: appena sente parlare di droga e spacciatori si trasforma in una specie di Hulk e non ragiona più…vabbè ragionare forse non è il termine più adatto!.. Diciamo che gli va in stand-by il sistema cerebrale.
Comunque, abbattuto lo spacciatore, riprendo la fuga e, dopo di me(per darmi un po’ di vantaggio), riparte il mio inseguitore. Sennonché, nel bel mezzo della via, vengo ostacolato da un ometto ridente che mi piazza davanti alla faccia delle rose finte(credo fatte interamente con i materiali di scarto delle acciaierie di Terni..), ammiccando inspiegabilmente con l’unico occhio aperto che si ritrova: “Amico, compra rosa…eh?”
“Ohi, ma sei scemo! Che cazzo mi fai l’occhiolino, che sto da solo!?..”
E lui: “Dai tu…rosa…lei?...Eh?!” Sorridendo e indicando una ragazza che sta ad almeno dieci metri da me, girata di spalle, intenta a guardare la vetrina di un negozio di variopinto intimo femminile.
“Allora sei scemo davvero, non è solo una leggenda di strada?!..”
Ma lui mi porge ancora la rosa: “Amico, vuoi?...Eh?!”
“Si, voglio!...Voglio che ti ficchi quella rosa nel !!!”
Vengo interrotto sul più bello dal mio latente senso dell’equilibrio, mentre ha iniziato a piovigginare e non mi sono accorto che, nell’arco di circa 20 secondi, il venditore di rose si è trasformato in venditore di ombrelli!.. Ora, poiché non vi era nessuna cabina telefonica, e quindi quella sorta di nano medio-orientale non si è potuto trasformare come Superman…mi chiedo dove potesse mai conservare, così celatamente, tutti quegli ombrelli?!.. La soluzione più logica è che li tenesse lì dove gli avrei indicato di riporre poco accuratamente le sue rose schifose!..
Col cambio di merce, l’omino placa subito la sua frenesia di commerciante. Anche perché la maggior parte della gente l’ombrello ce l’ha. E chi ne è privo, e sta quindi facendo una doccia da passeggio, essendo già di per sé abbastanza nervosetto, potrebbe mal digerire l’invito, gettato da quel piccolo sciacallo delle disgrazie altrui, ad acquistare un ombrello che si romperà non appena sarà terminato proprio quello scroscio di pioggia…ne segue che chiunque potrebbe prendere uno di quegli ombrelli e sfasciarli su quei ridenti venditori ambulanti!
Comunque passo indenne anche questa avversità e ricomincio a correre, ma non faccio che pochi passi e mi fermo ancora, stavolta spontaneamente! Precisamente mi fermo ad una edicola, ad attirare la mia attenzione è il calendario di una ragazza nuda. Ma non tanto il calendario in sè(neanche tanto male!..), quanto il nome della piacente ragazza: Amanda Knox!
Oh cazzo!.. Chiedo all'edicolante: "Ma è proprio lei?" Lui annuisce.
E io di nuovo: "Ma veramente lei, lei, lei?!"
E l'edicolante: "Che sei cretino!.Se dico che è lei, è lei! Gli scatti sono di Fabrizio Corona."
Mi avvicino per guardarlo meglio, tutte le foto hanno lo stesso sfondo: delle sbarre di ferro!..Questa ha fatto il calendario, e per di più in carcere!
Dev'essere per forza un incubo!....(Continua...se mi ricordo il resto del sogno.)
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