giovedì 28 maggio 2009

Spirito Critico ThreeNews

SPUTA CONTRO LA RUSSA E VIENE PRESO A PUGNI

Durante la passeggiata di Ignazio La Russa nei vicoli di Genova, un giovane spagnolo gli si è avvicinato e gli ha sputato addosso. Un senatore del Pdl, Giorgio Bornacin, ha quindi sferrato un pugno all'aggressore. Poi il chiarimento: il senatore è una delle guardie del corpo di La Russa!..



CASO NOEMI E FIGLI: BERLUSCONI GIURA

Dal palco dell'assemblea di Confesercenti, Berlusconi torna sui temi legati in qualche modo al divorzio con la moglie e rassicura: "Mai avuto rapporti piccanti con figli minorenni. Lo giuro su Noemi!"..



"CHI NON SA DIRIGERE CAMBI MESTIERE"

Duro attacco del ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, ai presidi del Lazio che denunciano la carenza di fondi per l'amministrazione dei loro istituti, a causa dei tagli del governo. Chi non riesce a dirigere deve andare via: questo è stato il concetto espresso dal ministro, intervistato mentre consegnava la sua lettera di dimissioni..

mercoledì 20 maggio 2009

Ciò che è meglio per lui, è giusto per noi..

I magistrati all'attacco di Berlusconi: "L'avvocato Mills fu corrotto da lui".



Anzi, no... diciamo "Toghe", che fa più figo! Così sembra una setta satanica..

..E anche questo termine "corrotto", cazzo vuol dire? Significa tutto e niente. Specifichiamo chi "ha mentito" e il buon motivo che avrà avuto per farlo..


..Ma poi, a dirla tutta, chi se ne frega di precisare l'accusa?! Che siamo un tribunale noi?!...E allora facciamo parlare l'imputato che, in quanto perseguitato, avrà sicuramente qualcosa di più interessante da dire...o da "riferire in parlamento"..
..E ringraziate che esiste ancora la versione cartacea. Lì almeno devono sceglierne uno di titolo!..

(Le immagini sono prese da Byteliberi.com)

venerdì 15 maggio 2009

La crisi della retorica

"Figliolo qui una volta era tutta campagna elettorale" dice il saggio Caparezza da Molfetta in un suo vecchio motivo.
Qui tutto è campagna elettorale, e per qui intendo Foggia, la città natia che da poche settimane mi ha riaccolto nelle sue livide e dissestate grinfie. Ci sono le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale; anche se, viste le facce trite e ritrite che si presentano all'evento elettorale, la parola rinnovo non pare certo la più adatta. Non voglio fare disamine politiche. Non conosco approfonditamente i personaggi, non mi interessa conoscerli perché li giudico in massima parte irrilevanti per le sorti della città, e soprattutto so che intaccherebbero ben poco il vostro interesse, cari i miei dolci e amabili lettori di schermi a cristalli liquidi.

Quindi parlerò d'altro, di un aspetto sicuramente più leggero e superficiale, ma che non può essere assolutamente ignorato da uno come me, sempre molto attento alla aspetto comunicativo di ogni vicenda pubblica: la sloganistica.
L'arte del manifesto elettorale, della necessaria frase ad effetto che accompagna la solita posa oscena da riquadro lapidario post-mortem. Questo scellerato spreco di danaro, che non contribuisce minimamente alla formazione del consenso verso un certo candidato, ma in compenso fornisce chiare indicazioni sulla totale assenza di rispetto e senso del pudore, oltre che sulla schifosa povertà di idee e concetti originali, che caratterizza la classe "politica" foggiana (ma potrei dire pugliese, meridionale, se non anche italiana in senso lato, naturalmente con le dovute eccezioni!) e la rende un qualcosa di obsoleto, ingombrante e dannoso.
E se il rispetto per la città decade immediatamente alla visione dello scempio prodotto dai manifesti elettorali abusivi, in particolare di quelli attaccati laddove si trovano alberi, cassonetti dei rifiuti, tubature e quant'altro non sia stato appositamente creato per pubblicizzare un povero aspirante consigliere comunale, banalità e insensatezza si ergono invece imperiose quando si va poi a leggerli questi manifesti.


Ecco una piccola carrellata (senza citare i partiti):

- sotto casa trovo subito Raffaele di Mauro che mi dice: "METTIAMOCI IN MOVIMENTO". Ehi Raffaè, guarda che qua non s'è mai fermato nessuno! E poi dimmi almeno dove cazzo vuoi andare!? Non so: Lourdes, Fatima...insomma scegli e poi fammi sapere. Ci conto, eh!

- sulla destra invece mi sorride il giovane Sergio Maddalena, al motto di: "COME TE, CON TE". Buon uso dei pronomi, bravo!...Non so quanto ti servirà in consiglio comunale, però bravo!..

- l'esperto Umberto Candela è convinto: "FOGGIA ORA PUO' RINASCERE. CON UN IMPEGNO COMUNE". Impegno comune sto bel paio di palle! Voi siete pagati e vi dovete fare il mazzo, che qua ognuno fa il suo lavoro senza chiedervi alcun aiuto. Dai su!..

- Raffaele Piemontese ci illumina: "IL FUTURO E' ADESSO". Eh no! Adesso c'è il presente, fa schifo e voi dovete fare qualcosa. Poi se ci riuscite pensate pure al futuro..

- tra le donne spicca Tiziana Scippa. Tralascio il cognome per non fare battute ovvie, e leggo sul manifesto: "CAMBIARE SI PUO'. CAMBIARE SI DEVE!". Ehi Tiziana che fai, dai ordini? Calma, eh! Cazzo non chiedete neanche più con gentilezza..

- Pasquale Pinto è "PRONTO A RICOMINCIARE". Non si sa a far cosa, ma lui è pronto! Tanto che nella foto si rimbocca pure le maniche della camicia...manco andasse in catena di montaggio..

- Michele Pesante ci svela: "AMO FOGGIA. SI SA". Beh, visto che lo sappiamo un po' tutti (?) che ami Foggia, che bisogno c'è di sporcare la città con sti manifesti di merda?

- il giovane Alessio Lo Parco è pronto: "AMO LE SFIDE. CREDO NEI VALORI". Peccato non ci dica quali...peccato davvero perché prometteva bene!..

- chiudo infine con il preciso Lucio Ventura, che assicura: "NIENTE PROMESSE, MA IMPEGNI"! Oh Lucio ti vogliamo bene, ma questa sembra proprio una promessa!.......Ma dai..

lunedì 4 maggio 2009

Azioni e reazioni

Veronica Lario, moglie del premier Silvio Berlusconi, ha annunciato di voler divorziare dal potente marito. La futura ex first-lady si dichiara in sintesi esausta e disgustata dei modi spicci, irriguardosi e fin troppo palesi, utilizzati dal futuro ex consorte, nell’apprezzare ed omaggiare le grazie delle (a volte sin troppo) giovani donzelle che lo stesso ama far gravitare attorno ai suoi sensi estasiati.
Silvio, per tutta risposta, si dichiara triste e amareggiato, però pronto a difendere la sua vita privata da attacchi strumentali, mirati alla delegittimazione della sua figura tramite le solite accuse ad una condotta morale (la sua) forse non esemplare, ma certamente poco rilevante dal punto di vista politico, almeno secondo una buona parte degli italiani.
Intanto iniziano a giungere da tutto il mondo, a mezzo stampa, le prime istanze di solidarietà al Presidente del consiglio.

BILL CLINTON (ex presidente degli Stati Uniti d’America): “Caro Silvio, io ed Hilary siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto. Io con mia moglie sono stato un po’ più fortunato, ma tu hai anche esagerato!...Io almeno ne sceglievo una alla volta e la facevo stare a riparo sotto al tavolo. Tu invece le porti in giro, le tieni sulle ginocchia, ti presenti ai compleanni. Sembra quasi che tu l’abbia fatto apposta per destare scalpore con la tua storia sentimentale, e far parlare ancora e sempre di te sotto aspetti diversi da quelli che potrebbero infastidirti davvero!.."

JOSEPH RATZINGER (papa): “Sono solidale, Silvio. Ora capisce perché non mi son mai sposato?!..

EMILIO FEDE (ex giornalista): “Lasci perdere quella donnaccia comunista, Presidente. Una che non sa apprezzare cotanta straripante personalità, non sa apprezzare la vita. Che se ne vada allora, non abbiamo certo bisogno di una vecchia attricetta rifatta! Non si abbatta, Presidente; e se dovesse servirle qualcosa, la mia cuccia sa dove trovarla.”

ANGELA MERKEL (cancelliere della Repubblica Federale Tedesca): “Mi spiace per il divorzio, signor Berlusconi, ma credo si trattasse di una soluzione inevitabile. Lei è troppo puttaniere! E se si viene a scoprire che ci ha provato anche con me, va a finire che la ricoverano direttamente..”

MUAMMAR GHEDDAFI (leader politico della Libia): “Le faccio i migliori auguri per il futuro, presidente Berlusconi. Anche se, a dirla tutta, non capisco come sia possibile che nel vostro paese una donna abbia la libertà di decidere di divorziare dal capo del governo!? È ridicolo! Ma che razza di regime siete!?..”

VLADIMIR PUTIN (capo del governo della Federazione Russa): “Silvio, la faccio ammazzare?