giovedì 1 gennaio 2009

Due Zero Zero Nove!..

Anno nuovo, cari i miei stronzetti.

Anno nuovo, e le solite vecchie richieste. Sono ormai sempre le stesse invocazioni che si fanno al dio Futuro, tanto che oramai possiamo definirle più che altro rivendicazioni. Anzi, fra un po’ sarà meglio creare un sindacato che possa unire tutte le nostre forze in questa battaglia “per un anno migliore”..

Anno nuovo, e io non so dall’alto di cosa ci si permetta di pretendere qualcosa di più di quello che si è avuto negli ultimi dodici mesi. O di quello che non si è avuto.

Anno nuovo, e siamo ancora allo stesso punto. A credere che ci spetti sempre tutto; che non meritiamo il male ricevuto; che viviamo in un mondo di merda per colpa degli altri; e che le cose andranno meglio solamente perché il nuovo è meglio del vecchio, visto che non l’abbiamo ancora provato. Tanto sperare non costa nulla, vero?!...Ma fare qualcosa noi stessi, senza vivere di “aspetta e spera”, non sarebbe più logico?!

Anno nuovo, e di nuovo il vecchio Dio, o Gesù figlio del Padre, o i beati santi tutti, o lo spirito santo, o chi per lui (sempre col massimo rispetto!..) a chiederci di pregare perché un giorno le nostre (o le vostre) preghiere saranno esaudite. Sta diventando statistica: “cazzo, non può più andarmi male, sono dieci anni che prego”!...Sarà un dio onnipotente, ma certo che è piuttosto ingeneroso!..

Anno nuovo, e siamo tutti pieni di voglia di rinnovamento. Colmi di vita e d’entusiasmo, come se sapessimo che i giorni a venire non fossero sempre gli stessi con le stesse 24 ore, e le stesse settimane e gli stessi mesi...e comunque non cambia quasi mai niente.

Anno nuovo, e avrei voglia di resettare gran parte del mio recente passato.

Io non spero nell’anno nuovo. Io voglio costruirmi una vita diversa.
Voglio coscienze diverse, libertà diverse, presupposti diversi, sentimenti diversi, idee diverse, animi diversi, volontà diverse, scelte diverse, facce diverse, persone diverse.
Quindi voglio anche un altro me, altrimenti tutto il resto, come direbbe il Califano, “è noia”.

Lo diceva anche il denutrito Ghandi : “siate il cambiamento che volete nel mondo”.

Ecco, buon cambiamento a tutti! Auguri.

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