mercoledì 20 novembre 2013

Anche i termosifoni, nel loro piccolo, sbagliano


Ho visto ragazzi non aiutare signore imploranti a tirargli giù i bagagli. Ho visto campi non illimitati, case vuote e luci spente. Ho visto favori non ricambiati.

Ho visto strappare biglietti inutilizzati. Ho visto stranezze non manifeste. Ho visto crocifissi nascosti, mani in tasca e cioccolate sciolte.

Ho visto ascoltare musica a basso volume dalle cuffie. Ho visto stazioni che ho riconosciuto. Ho visto caffè freddi, tramonti di corsa e montagne basse.

Ho visto gente seduta di fronte non condividere sguardi di circostanza in momenti di imbarazzo. Ho visto maschi non spiare nelle scollature. Ho visto sorrisi spegnersi, cerchi interrompersi, e prodezze uscire fuori dalle paure.

Ho visto cappotti tenuti sulle gambe invece che essere appesi all'attaccapanni. Ho visto monnezza poggiata fuori ad un cassonetto vuoto. Ho visto solitudini non incontrarsi, carinerie sprecate e volgarità dette sottovoce. Ho visto manifestazioni di "sì".

Ho visto squillare cellulari con suonerie banali. Ho visto persone pagare l'amore invece che il sesso. Ho visto fantasticare cocenti sconfitte. Ho visto contare errori.

Ho visto un settantenne digitare sull'iPad mentre chiamava qualcuno con un iPhone per parlare di siti Internet.
E ho visto me scrivere tutto questo a penna, e pensare d'essere sul treno sbagliato.


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