domenica 27 novembre 2011

La posta del cuore - novembre 2011


Mariti gelosi? Amanti infelici di mogli poco tolleranti? Amici gay che non riescono a confessarci il loro amore? Questo e altro a "Porta a Porta". Noi qui invece facciamo solo "La posta del cuore". Una rubrica per anime educate ai bei sentimenti, aperte agli occhi di sguardi indiscreti e giudicanti, ma a cui fanno schifo le canzoni di Biagio Antonacci. (Il quale, commosso da aver avuto tale importanza in un mio scritto, ricambia.)
Avviso ai lettori innamorati: se io e questa rubrica siamo mancati il mese scorso è stato soltanto per non interferire con la tragedia politica che ha sconvolto l'Europa: alla signora Merkel non è venuto il ciclo, e Silvio, che la pensava in menopausa, è stato costretto a rivedere i suoi piani di governo inventandosi un nuovo dicastero: il Ministero per le Politiche Irresponsabili, assegnato ad Amedeo Goria.
Ma bando alle ciance, andiamo con le vostre storie.

Mi chiede Luca da Rimini, con un post-it attaccato su un pacco bomba troppo rudimentale per farmi paura:

+ VladimiroPutin perché non sveli la tua vera identità? Perché ti nascondi dietro un nome inventato per giocare a fare successo spiattellando i nostri guai sentimentali? E soprattutto: è normale che la mia ragazza mi abbia lasciato perché non andavo a messa la domenica? Io ho cercato mille volte di spiegarle che in una coppia possono convivere opinioni diverse, ma lei mi ha sempre risposto che due opinioni diverse possono convivere solo se una delle due è sbagliata. Ecco io sto male. Risolvimi la questione o questo pacco esploderà come una notte di san Silvestro! Con immutato disprezzo, Luca.

 - Luca carissimo, comprendo il tuo dolore ed è solo per questo che mi sono limitato a denunciarti per stalking, visto che, prima del fallimentare attentato dinamitardo, hai chiamato per un'intera giornata mia sorella, ignorando peraltro che lei stessa mi sta cercando da quando le ho rubato il figlio per una partita di calcetto e non gliel'ho mai restituito.
Ma veniamo al tuo problema. Non ti sarebbe costato nulla andare un'oretta a settimana a messa, dove tra l'altro si possono imparare benissimo gli accordi basilari per suonare la chitarra, oltreché le migliori tecniche di marketing per mietere soldini durante l'offertorio. Invece per fare il coglione hai perso la tua ragazza, che tra l'altro ha anche ragione: per fare convivere due opinioni diverse o una delle due non deve avere alcuna pretesa di autonomia, oppure devi essere un elettore convinto del Pd.

.        .        .

Secondo documento di oggi, la telefonata di Fabio, 26anni, che dice di essere a Santo Domingo, ma chiama col prefisso di Alba Adriatica (e adesso andate tutti a controllare dov'è Alba Adriatica!..):

+ Fratello Valerio, ho una lieve urgenza, figlia della mia giovane età. Scusa se parlo a bassa voce, ma chiamo dal letto di casa mia, dove sono con la mia ragazza. La amo e abbiano appena finito di fare l'amore. E' stato bello e sono molto felice. Lei ora dorme. Ed io ho solo un piccolo problema: non ricordo assolutamente il suo nome! Aiutami, prima o poi lo verrà a scoprire. Un abbraccio.

 - Fabio, tranquillizzati. Il tuo non è un problema di scarsa attenzione verso la tua lei, ma un più serio e grave problema di memoria verso i nomi, visto che mi hai chiamato Valerio mentre tutti sanno che sono Vladimiro. E che cazzo!
Non fare drammi comunque, la tua ragazza si chiama Isabella. Fidati di me..
.        .        .

Lettori e lettrici care, per oggi abbiamo finito. La massima con cui vi saluto è una perla di un autore di cui non posso proprio fare a meno:


"..e mentre un comico faceva ridere,
io ti ho sentito che piangevi e allora sono tornato,
ma tanto già lo sapevi che tornavo da te,
senza niente da dire, senza tante parole,
ma con in mano un raggio di sole per te che sei lunatica.

Niente teorie con te, soltanto pratica.
Praticamente amore.."
("Un raggio di sole", Lorenzo Jovanotti)

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