LA FACCIA BIANCA DELLA FECCIA
C’era una vecchia strega dai vecchi capelli,
che restava in piedi e non parlava,
e, se lo faceva, soltanto voleva gridare alla terra che in fondo l’amava.
C’era una vecchia strega dagli occhi richiusi,
che a sentire il mondo si esercitava,
e i tanti timori, che prima vedeva, così li ignorava e li esorcizzava.
C’era una vecchia strega dai tristi sorrisi,
che più dell’amaro non sopportava,
e quando la gente la prendeva a calci, e il sangue colava, lei sghignazzava.
C’era una vecchia strega dai poveri stracci,
che destava pena per come vestiva,
e cosa importava se aveva qualcosa da dire, d’avere, o di dare chiedeva.
C’era una vecchia strega dai luoghi comuni,
che non s’abbassava a chi la circondava,
e già immaginava che, a volerla morta, era chi poi dell’odio si scandalizzava.
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