Dichiarazione di non voto

Cara, quando leggerai questa mia sarò già molto lontano. Lontano da te. Lontano da tuo padre, dai suoi fucili e dai suoi cani. Lontano dal tuo avvocato. Lontano insomma dal tuo amore.

T'immagino lì, davanti alla tua scrivania, morsa da quella feroce impazienza di sapere i motivi di questa fuga senza nemmeno voler perdere qualche minuto del tuo prezioso tempo a leggere le mie oneste parole. Sai che sei proprio una stronza!? Lo sei sempre stata d'altronde.

Adorata, vedo le tue mani che tremolano sempre un po' di più ad ogni riga della mia lettera. Il loro vibrare sconnesso è tale da sembrare il sintomo della vecchiaia che avanza. Ma in realtà hai 32 anni, stai benissimo, e sei soltanto una grandissima stronza.

Bella. Come una vittoria in trasferta dopo un pareggio in casa. Come un passaggio del turno in una coppa europea contro un avversario più forte. Bella come una partita senza esasperati tatticismi. Come magari sarà stata una delle tante partite che non mi hai permesso di vedere. Perché le coppie vedono la tv assieme!...Però a te non piaceva lo sport, ed io non potevo tradire la nostra serata. Non solo stronza quindi, anche egoista.

Amore. Come è amore un giornaletto di parole crociate che ti riempie la giornata.

Come è amore un piatto di minestra a pranzo per boicottare la fame e mitigare il disgusto provocato dal tg1. Come è amore un lavoro con contratto di tre mesi. Come è amore la cassa integrazione.

Come è amore un cerotto su un taglio profondo.

Me ne vado perché non ti amo, amore. Ti sopporto, ma non ti tollero.

Sei bella, arrogante e disinvolta. Sei un sasso che non ha mano. Sei una tortura legalizzata. Sei la folla che urla mentre il capo la arringa. Sei un manganello sotto un mazzo di fiori.

Sei tutto quello che non ho mai capito. E che non accetterò mai.