venerdì 31 ottobre 2014

Ma chi l'ha detto che il 4 dicembre 1994 il Foggia ha perso 2-1 a Bari?!


Rai 3. Quelli che il calcio. Anzi, no: da dove parto?
Fabio Fazio. Conduce una delle trasmissioni più viste di quegli anni, calcio e non soltanto, calcio come pretesto per parlare d'altro, ma non troppo, Marino Bartoletti e Carlo Sassi riportano spesso il baraccone al pianeta di riferimento: le partite, i risultati, i gol. Cosa succede sui campi? Oltre a quei pochi eletti in studio con il monitor davanti (dio solo sa quante domeniche ho passato sperando potesse diventare quello il mio lavoro da grande. Non il monitor, l'ospite in studio), a saperlo sono solamente loro due, quelli di Tutto il calcio minuto per minuto, e i tanti fortunati con un posto allo stadio. Lì dove il calcio si fa.

È il 4 dicembre 1994.
Due giorni dopo è San Nicola, come lo stadio di Bari, anch'io mi chiamo Nicola, e odio il Bari. Foggia odia Bari, e viceversa (almeno a quei tempi). Non è una cosa seria, è così e basta. È giusto che sia così. Vicine di terra e anche di classifica, le due pugliesi: 19 il Bari, 17 il Foggia.
Noi abbiamo Mandelli, Bresciani e Kolyvanov, loro Tovalieri, Protti e Gerson. Loro sono più forti. A noi ci allena Enrico Catuzzi, buonanima, è morto nel 2006 per un infarto, sessantenne, da giocatore era stato tanto nel Bari, a inizio stagione è stato chiamato a raccogliere la pericolosa eredità di Zeman, anzi di Zemanlandia, il culto della vittoria a ogni costo, anche quello di perdere, e spesso, in maniera assurda, nel delirio da onnipotenza e irresponsabilità di chi non ha mete o obiettivi da raggiungere.

Insieme al sindaco di Bari, Memola, c'è Vincenzo Matarrese, presidente del Bari e fratello di Antonio, quello con gli occhiali che comanda tutto e che ha fatto fare l'astronave, la finale per il terzo posto di Italia '90 e la finale di Coppa dei Campioni a Bari.
Per il Foggia c'è l'avvocato Buonomo, credo, non vedo l'avvocato Giacinto Pelosi, che sarebbe il presidente, e sicuramente non c'è Pasquale Casillo, l'ex capo napoletano pieno di soldi e brutte amicizie, arrestato ad aprile per mafia, concorso esterno (e finito assolto).
Tante facce, chiuse dentro cappottoni, la tribuna è piena, le curve pure, in quella del Bari c'è una bandiera con la croce celtica, in quella del Foggia pure, lo stadio fa rumore, entrano le sacre maglie, biancorossa con scritta Wuber loro, asciutta rossonera con orribile disegno Snips noi, i soliti bigliettini bianchi stile campionato argentino sporcano un manto erboso, quello di Bari, che ha sempre fatto schifo.

Segna subito Tovalieri (e chi, sennò? Quella stagione ne farà 17), i bastardi fanno quel maledetto trenino, cazzo come lo ho odiato quel trenino; a primo tempo finito, come un fulmine di sereno in un cielo di merda, Gigi Di Biagio sgancia un siluro talmente bello che in tribuna, tra i baresi, scoppiano persino a esultare i pochi intrusi foggiani tra cui Pino Autunno, figura mitologica a metà tra un addetto stampa e un imbucato alla festa. Le telecamere riprendono pure una vecchia signora di cui non ricordo il nome, tifosa del Foggia, che dio l'abbia in gloria!

Nel settore stampa c'è pure Everardo Dalla Noce, vecchia voce del giornalismo economico, che racconta a Fazio del gol di tale "San Biagio", poi in studio mettono la voce di Radio 1, Enzo Foglianese, che racconta per bene il pareggio, 1-1: inquadrano un tizio, non so chi sia, ha in mano una sciarpa. "FORZA FOGGIA".
Questa storia finisce così.


Anche se dopo, nell'intervallo, ai microfoni dell'uomo del tg regionale Catapano c'è il Matarrese scemo che scherza col sindaco di Bari, che dice "Vinceremo! Ma non è uno slogan politico", (perché era socialista lui..), poi il Foggia prende una traversa, poi c'è un ex giocatore del Bari che dice che il Bari meriterebbe, e poi quello stronzo dell'arbitro Nicchi che dà un rigore al Bari ma Gautieri (credo) se lo fa parare dal mio mitico Franco Mancini.

E io esulto. Dai! Sono passati diciassette anni, Franco nostro non c'è più, un infarto s'è preso troppo presto anche lui nel marzo 2012, ma io esulto ancora, pure se qualche minuto più tardi quel barese di merda di Lorenzo Amoruso segna il 2-1, e lo dice anche Everardo Dalla Noce a Fazio, e il derby se lo prendono loro, e a fine stagione retrocediamo pure, e in Serie A non ci siamo più tornati.
Ma per me è come se fosse ieri, anzi, come se fosse adesso. Mi basta leggere "FORZA FOGGIA".
Questa storia finisce e inizia così.

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