giovedì 3 giugno 2010

Forze armate

Lettera che ho ricevuto, che ho fatto tradurre da esperti in lingua araba, e che vi ripropongo integralmente:



Caro Popolo Italiano, il mio nome è Comed Aizar.
Sono un giovane iracheno di 23 anni, entrato in Italia otto mesi fa, chiaramente da clandestino. Ma vorrei comunque sconfessare il sindaco di Milano, "Massimo" Letizia Moratti: non ho ancora trovato un lavoro regolare, eppure non delinquo. E' sorpresa? Dispiaciuta? Nonostante sia disoccupato, non mi sono mai concesso alla criminalità. Anzi, da quando sono in Italia ho sempre agito nel nome e nel favore Tuo, Popolo Italiano, e questa lettera mi servirà proprio a spiegartelo.

Popolo Italiano, so che Ti starai chiedendo cosa posso aver mai fatto di così tanto utile per Te, senza aver neanche mai lavorato e prodotto. Te lo spiego subito: ho studiato da kamikaze. Non Ti allarmare Popolo Italiano, rilassaTi, aspetta almeno la fine di questa lettera prima di giudicare! Quello che ho fatto, la strada che ho intrapreso, a mio solo rischio e pericolo, è stata scelta esclusivamente perché Tu potessi un giorno trarne il giusto profitto.
Non ho mai avuto infatti la benché minima intenzione di fare danni a civili, a strutture o a istituzioni fondamentali della Tua esistenza. Il mio obiettivo, la mia idea fissa da quando ho iniziato a conoscere progressivamente la Tua realtà, Popolo Italiano, è stata sempre e soltanto una: farmi esplodere in Parlamento.

Tu, Popolo Italiano, non puoi continuare a vivere così, subordinato a dei pagliacci che simulano quella specie di rituale per cui avete pure una ricorrenza speciale. Com'è che si chiama? Ah si: democrazia!..
Anche noi in Iraq abbiamo avuto negli ultimi tempi tanti governi inesistenti, però noi abbiamo avuto la guerra, l'occupazione (ah grazie per la partecipazione, non vi dovevate disturbare!..), e quel terrorismo sempre caro che mai ci abbandona.


Tu invece, Popolo Italiano, Ti fai comandare da gente pluricondannata; spesso corrotta; che non si fa processare, si autoassolve e vota leggi per i propri esclusivi interessi, ma ignora spietatamente il diritto alla giustizia dei più poveri normali cittadini; che urla parolacce, gesticola volgarmente, fomenta gli istinti più beceri e produce ideologizzazioni distorte per dare contenuto a confronti di pura facciata; che racconta balle, si smentisce e poi smentisce le smentite; che passa da uno schieramento a quell'opposto come se la politica fosse un gioco di catapulte; che vive in funzione della propaganda tv; che possiede, controlla e affida a parenti o servizievoli raccomandati (con poca stima di sé stessi) giornali e altri canali comunicativi allo scopo di promuovere ignoranza e ricondurre la libertà delle persone a pochi punti di vista omologati. Gente che accampa sempre mille scuse per non fare il proprio dovere e che, ultima nota non meno importante, ha perso il vezzo di chiedere scusa.

Vedi Popolo Italiano, magari quelli che ho rilevato sono in realtà solo dei miei pregiudizi sulla politica. Magari mi sbaglierò su tutto. O magari no. Perché per la legge dei grandi numeri è possibile che, tra le tante stupidaggini, io abbia scritto almeno una cosa esatta. E il fatto che la triste verità sia soltanto una non diminuisce la gravità della situazione, perché può essere anche una sola puntura d'insetto a provocare una reazione fatale.


Popolo Italiano, se ci son riuscito persino io, un povero clandestino, a comprendere anche solamente una delle indecenze della casta dei Tuoi rappresentanti, allora devo per forza pensare che Tu sia già realmente consapevole di tutto il marcio che Ti giostra attorno.
E poi la classe politica sarà pure specchio del paese che la produce, ma io ho conosciuto tanti Italiani tolleranti, generosi, intelligenti, onesti e con voglia di lavorare: cazzo, è possibile che almeno uno di questi Tu non sia riuscito a votarlo?!...


Popolo Italiano io sono pronto a farmi esplodere per Te, ma dimostrami che Te lo meriti.


Con affetto, Aizar Comed.

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