mercoledì 10 giugno 2009

Schiavi, prigionieri e sudditi

Poco fa sono stato a votare. C'era una fila lunghissima, fin oltre la porta
d'ingresso. Ma questo al bar di fronte al seggio..


Inizio con una battuta di dubbio gusto (ma questo posso dirlo soltanto io!) questo mio post, gratuito e abbastanza improvvisato, riguardante il week-end elettorale da poco conclusosi. Della gente mi ha chiesto più o meno espressamente di esprimere opinioni e reazioni ricavate da questa due giorni di schede, voti, percentuali, batoste, coalizioni, liste e altre parole dalla dubbia integrità, che vorrei poter rimuovere dalla mia testa come si fa in un'operazione d'appendicite.

In effetti, ad essere proprio sincero, io un post sulle elezioni l'avevo anche preparato e quasi terminato. Ma domenica sera, all'atto di porre le dovute conclusioni a quanto precedentemente elaborato, mi son trovato spiazzato e impreparato nell'affrontare il devastante impatto dell'influenza suina "all'italiana". E i porci avete capito tutti chi sono (nel pieno rispetto degli animali, sia chiaro!)..
L'attacco è stato spietato. Loro, i candidati, i loro amici, i loro colleghi, i loro leccaculo, i loro dipendenti, tutti insomma hanno invaso il piccolo schermo (ho un 14 pollici!..) per cavalcare l'onda del commento politico con le solite doti, oramai ampiamente riconosciute: obiettività, onestà e misura..

Porca miseria! Ho pensato: questa è la gente che fa leggi contro ultras ed immigrati?! Per la sicurezza dei cittadini?!
Questa è la gente che dovrebbe liberarci dalla paura dal terrorismo e sanare i conflitti internazionali?!
Questi sono i servitori dello Stato che agevoleranno la coesione sociale tra le vecchie e le nuove generazioni che saranno forzatamente il prodotto dell'intreccio di diverse radici?!
Queste sono le menti acute e aperte che ci spingeranno fuori da una crisi che è crisi solo per noi?!
Ma si sono mai visti ?! Ma si rivedono poi a casa, si riascoltano, si rileggono nella tranquillità delle loro poco sobrie mura domestiche?!

Abbiamo poco di che stare allegri, altro che cazzate!
La gestione dei nostri diritti e doveri è affidata a personaggi ai quali, se non fosse per la loro "potenza", non affidereste nemmeno la vostra bicicletta. E non iniziate ad accusarmi (lo so, sento che lo state pensando!) di essere demagogico, superficiale o generalizzante. Perchè mi incazzo! So anch'io che ci sono uomini onesti, dirigenti e politici seriamente impegnati che svolgono il loro compito con dedizione e umanità. Ma sono una netta minoranza, e soprattutto, quel che più emerge, sono considerati inutili e marginali!

Qui si stanno diffondendo e inculcando nelle teste degli italiani, peraltro poco impegnate e scarsamente selettive, alcuni concetti paurosi.
Come ad esempio le sceneggiate di chi vince le elezioni e festeggia come se si fosse aggiudicato il primo premio alla lotteria del 6 gennaio, o come se si fosse ritirato dalle scene Bruno Vespa!..
Eh no, cazzo! Quello è l'inizio, soltanto ed esclusivamente l'assegnazione di un mandato. Non vorrei passare per retorico (anche perchè non mi piace come posto!..), ma c'è una realtà da mandare avanti che si basa soprattutto sulle idee, sulle proposte e su quant'altro chi di dovere mette a disposizione di noi cittadini per vivere meglio, o quantomeno in maniera dignitosa.

Ma se tu, politico, esulti e urli ripetutamente i sintagmi "abbiamo vinto" e "avete perso", oppure "avete preso una batosta!" e altre bestialità del genere, io, umile cittadino che si sente prigioniero di un contesto sociale ostile e per il quale perde progressivamente di senso lo strumento elettorale, arrivo a sintetizzare che non è poi del tutta infondata l'idea per cui l'unico scopo di un'elezione è accaparrarsi la pesante poltrona che in essa ci si contende!

Ok, non dico nulla di nuovo. E con questo!? Il punto in questione è che ormai ci viene sbattuta in faccia questa volgare strumentalizzazione del consenso popolare a fini dichiaratamente e unicamente personalistici!...E noi?! E in tutto questo noi come reagiamo, dove ci collochiamo?!
Beh, non siamo certo le vittime. Siamo, anzi, coloro che lo determinano questo scempio.
Siamo gli attori non protagonisti, considerati schiavi! Stiamo spesso sullo sfondo, ma siamo essenziali. Senza di noi il film non va in porto.

E sapete perchè andiamo bene? Perché ci accontentiamo! Si, noi ci facciamo bastare tutto e tutti. Dignità, reputazione, coerenza, sensibilità sociale?! Suvvia, concetti troppo astratti! Pensare è complicato e richiede impegno, ed in questo momento evidentemente non ce lo possiamo permettere!...Non possiamo permetterci un ideale, un sentimento, una dichiarazione comune di intenti. Dobbiamo accettare che uno stronzo qualsiasi, con una montatura d'occhiali qualsiasi ed una pettinatura qualsiasi, annunci lieto, col suo sorriso a denti gialli, che: "le ideologie sono state sconfitte, definitivamente.."! Lo dice ridendo, lo stronzo qualsiasi, perché sa che nessuno risponderà alla sua affermazione. Perché a molti sta bene così.

Concetti ormai sfuggenti, alle ideologie va sostituita la dipendenza ad un unico padrone, ad una personalità di spicco che avochi a sè le volontà dei sudditi. E dico sudditi perché i sudditi accettano tutto (sono costretti!..) e lavorano per la corona!...Dico sudditi perchè i sudditi devono limitare la propria formazione e il proprio sviluppo, se tali elementi contrastano con lo strapotere presente e futuro dell'entità sovrana.
Quindi non è tempo di passioni politiche legate a teorie ed elaborazioni storico-culturali di prospettiva!

E' invece il momento della pragmaticità e del cinismo, del lavoro volto al raggiungimento immediato di obiettivi concreti! E non fa nulla se questi obiettivi sono gli obiettivi di pochi, di pochissimi, di quelli di sempre, che i loro demeriti se li sono meritati tutti...e che hanno dimostrato di fregarsene di parole come "servire lo Stato"!..
..Non importa perché "quelli di sempre" sono quelli che il potere già ce l'hanno, e non interessa come l'hanno guadagnato.
Sono quelli che ad appoggiarli ci guadagni soltanto.
Sono quelli che non ti farebbero mai morire di fame, ma solamente a patto che la tua vita si conformi ai loro intendimenti. Sono quelli che con le elezioni non prendono un mandato, ma conquistano un trono.

E si sa che dove c'è un trono, ci sono schiavi, prigionieri e sudditi.

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