giovedì 2 aprile 2009

Dialogo con me stesso - I

ME(1) - ..Ma sei scemo?!
ME(2) - È una domanda retorica?
ME(1) - No.
ME(2) - Allora sono scemo!

E iniziò così il dialogo tra me e me. Che se già un “me” soltanto è nocivo; figuratevi due!..

ME(1) - Vorrei liberare la verve che c’è in me..
ME(2) - Senti se è una malattia continua a tenerla dentro, così non fai danni!
ME(1) - Sei il solito cretino, devi sempre squalificare il discorso. Anche se in fondo non hai poi tutti i torti, sai!? È quasi come una malattia, è una forza positiva che però mi genera infelicità e scoramento.
ME(2) - Si scusa, ma quale malattia è una forza positiva?
ME(1) - Cazzo ne so io!
ME(2) - Ok, allora io sarò pure squalificante, però tu non sai cosa dici!
ME(1) - Può darsi. Ma sarò mica il solo su questo pianeta?!..
ME(2) - Beh, in effetti sei in ottima compagnia.
ME(1) - Grazie, lo prendo come un complimento.
ME(2) - Grazie un cazzo! Ti sbagli. Mica sei tu a decidere se ciò che t’è stato detto è un complimento oppure no! Chi ti credi di essere, Borghezio?!...Sono le intenzioni di colui che parla a dar valore a quel che viene detto.
ME(1) - E questo chi lo sostiene?
ME(2) - Beh, m’è parso d’averlo letto sull’ultimo saggio del ministro Gasparri dal titolo “Offendimi! Tanto non ti capisco.”
ME(1) - Ah ah ah, bella questa! Comunque non ti capisco, com’è che non posso rivalutare soggettivamente ciò che mi dici?
ME(2) - No che non puoi. Prendi ad esempio Berlusconi, il primo che m’è venuto in testa...beh, quando in ogni comizio lui inizia ad accusare i suoi avversari di “comunismo”, tu cosa pensi?
ME(1) - E cosa devo pensare!? Che è una frase senza senso. È solo populismo allo stato brado.
ME(2)Grassetto - Ok, ma andando oltre la semplice frase, cosa ti viene più da pensare?
ME(1) - Mah, è assurdo. Però potrei pensare che lui, identificando la parte avversa con uno termine in cui non tutti i suoi nemici riescono a riconoscersi, finisce col dividerla all’apparenza mediatica e all’opinione pubblica. Oltretutto c’è chi, fuori da ogni ragionevole realtà, si definirebbe un “comunista” pur di stargli sempre e comunque contro. Ed io sono uno di questi..
ME(2) - Sono d’accordo con te, ma non è questo il punto focale. Per lui “comunista” è un’offesa! Non puoi fuggire alla sua regola mentale coi tuoi personalismi! Ormai ti ha posto la targhetta di seguace di Pol Pot e Stalin, e questo è un punto a tuo sfavore.
ME(1) - Cazzo, è vero!..
ME(2) - Capisci ora? Per sapere cosa intendono gli altri quando parlano di te, devi entrare nella loro testa e nel loro schema mentale! Non c’è altra strada. Non puoi soffermarti sulle tue certezze. Prima o poi perderanno di senso.

ME(1) - Capito. Ma non è che staremo prendendo una piega un po’ troppo simil-seriosa?
ME(2) - Che ti frega!? Mica devi leggerlo tu questo dialogo!?..
ME(1)Grassetto - Sei davvero uno stronzo.
ME(2) - Zitto, comunista!..
ME(1) - Guarda che se lo sono pure io, allora lo sei anche tu. Siamo la stessa cosa, ricordi?
ME(2) - Lo sapevo io. Non solo comunista, anche frocio!..
ME(1) - Dai basta, lo scherzo è bello quando dura poco!
ME(2) - Ah si, pensa che la stessa frase la pronunciò la figlia di Sgarbi quando le fecero vedere chi era il padre!....

Fine prima parte. Arrivederci alla prossima discussione, che vi piaccia o no..

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