lunedì 28 dicembre 2009
Amarsi un po'
Lui - Ero venuto per dirti una cosa bella.
Lei - Bella per chi?
Lui - Bella per te. Credo.
Lei - Torna quando ne sarai più sicuro allora..
Lui - Volevo dirti che ti voglio bene, che mi piaci!
Lei - Ti piaccio o mi vuoi bene?...O mi vuoi bene perché ti piaccio?...O ti piace volermi bene?
Lui - Non ci sto capendo più un cazzo..
Lei - Ecco non è un buon inizio, se pensavi di potermi scopare..
Atto II. Atto di timore
Lui - Lascia stare la logica e la retorica.
Lei - E tu lascia stare il mio braccio!
Lui - Ero qui solo per dichiararti il mio amore.
Lei - Io sono qui per intristirti l’umore..
Lui - Non mi arrenderò a queste tue resistenze di pregiudizio!
Lei - Aspetta che a chiedertelo sia la polizia..
Lui - Cazzo, ma io sono solo innamorato di te!..
Lei - Se fossi stato innamorato avresti già tentato di baciarmi, invece di farmi tutte ste menate…cazzone!
Atto III. Atto di calore
Lui - ..Mah…credevo servisse qualcosa di più complesso.
Lei - Quando si crede spesso non si riflette..
Lui - Quindi la tua risposta è si?
Lei - Scusa mi potresti ripetere la domanda.
Lui - ..Beh….mi ami o no?
Lei - E che c’entro io?! Non eri tu quello che si voleva dichiarare?
Lui - Sei proprio una bastarda… Ma perché fai tutto sto casino?!
Lei - Ah, una “bastarda”: così ti rivolgi alla donna che ami?..
Lui - Perché, non si può amare una bastarda?... L’importante è che lo sappiamo entrambi che sei una bastarda. E che ti odierò; che mi pentirò di questa e di molte altre cose fatte per te; che meriterei qualcosa di meglio del tuo disinteresse generale. Ma anche che tutto ciò fa parte della tua bellezza.
Lei - Ok, mi hai convinto: ti amo anch’io. Ma non credere che questo aumenti la mia stima nei tuoi confronti!..
(Ho elaborato davvero questa cazzata alle 4 di notte. Non è un errore del timer del blog. Chiedo scusa a chiunque abbia mai creduto che fossi una persona normale!..)
lunedì 14 dicembre 2009
Miracolato
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( Immagine presa da http://www.berlusgoogle.com )
giovedì 10 dicembre 2009
Scatenati e incatenati
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venerdì 4 dicembre 2009
La verità è che non mi piace abbastanza
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In relazione alla domanda, che mi son fatto da solo mentre ero sul cesso, riguardo ai motivi della mia mancata partecipazione al "No-B Day", questa è la mia risposta: perché mi ha rotto il cazzo! Punto. Il resto è noia.
Berlusconi mi ha rotto il cazzo. Non ho altro da dire sulla parabola politico-imprenditoriale di Silvio da Milano.
Oddio, qualcosina da dire (o ridire) ci sarebbe..
Ricordate? "L'Italia è il paese che amo". Ok, sarà stato pure così. Ma quando il rapporto diventa logoro si da un taglio netto. Altrimenti diventa una relazione forzata, una violenza. (Ecco cosa accadrà: Ultim'ora - Berlusconi arrestato per stalking. Continuava a molestare telefonicamente gli italiani. Col cellulare di Dell'Utri.)
Mi domando poi che divertimento ci sia a regnare senza un avversario politico? Dai su, è di una tristezza infinita. Si arriva al punto che Fini, per la noia, inizia a farsi beccare mentre si uccide di canne in un centro sociale occupato; parlando di Marx, dei danni del capitalismo sfrenato, di Spatuzza e di quanto puzzi l'alito di Calderoli.
Per batterlo nel 2006 è bastato Prodi con quella sottospecie di "Unione" fatta di avanzi e derivati della "Prima Repubblica".
Prodi, uno alla sua altezza, è stato l'unico a tenergli testa proprio perché, a differenza degli altri leaders del centro-sinistra, lo guardava dritto negli occhi. E si sa che Berlusconi non tollera chi lo guarda fisso negli occhi. Oltre a chi lo processa, lo racconta, lo critica, lo sbugiarda, o semplicemente non è Gianni Letta.
"Non posso pensare che tra gli italiani ci siano così tanti coglioni pronti a votare contro il proprio interesse (ossia non per me)". Beh grazie dell'interesse Silvio, ma non dovevi disturbarti. Abbiamo già di che preoccuparci!..
Quando l'ha detto sembrava uno di quelli che, quando rivedono l'ex ragazza in compagnia del nuovo fidanzato, le dicono: non mi avrai mica lasciato per quello là? E dopo il si, scontato, della ragazza emettono una risata stridula che sa tanto di imbarazzo per essersi pisciati addosso.
(Tra l'altro secondo me il Silvio è uno che si piscia addosso spesso. Considerando poi l'età, e il fatto che pende sempre verso destra, è facile pure immaginare dove conservi il suo pappagallo.)
Dopo una frase del genere, un avversario serio sarebbe andato ad annunciare a tv e giornali: "Basta, mi ritiro! Non posso contendere la carica di capo del Governo della Repubblica Italiana a questo esuberante settantenne dal cerume folto e dal pelo artificiale. Ne va della mia credibilità di politico e di uomo. Per favore dategli un regno tutto suo, così lui si diverte e noi non siamo più costretti ad assistere ai suoi teatrini in cui si mescola e si sovrappone tutto: comico e drammatico, sacro e faceto, serietà e divertimento, realtà e tv, etc."
(Sarebbe stato bello se qualcuno dell'altra parte politica avesse detto tutto ciò. Ma c'era Veltroni, che invece diceva: "SI PUO' FARE". Forse non si poteva fare..)
Insomma, per non dargli sempre troppa importanza.
mercoledì 25 novembre 2009
Avviso
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domenica 22 novembre 2009
L'amore ai tempi dell'H1N1
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Per te rivedrei la mia idea sulla scarsa purezza dell'essere femminile.
Per te inizierei a non guardare solo ed esclusivamente la tua scollatura.
Per te sarei una persona educata, come avrebbero voluto i miei genitori.
Per te metterei da parte la mia strafottenza verso ogni tuo punto di vista.
Per te non abuserei della mia prestanza fisica.
Per te fingerei la massima sincerità.
Per te potrei anche lavarmi.
Per te guarderei quello schifoso programma, che tanto ami, nel più profondo silenzio, esprimendo solo a gesti il mio dissenso.
Per te immaginerei degli svaghi che dovrai sopportare senza però alcun obbligo partecipativo.
Per te farei dei complimenti senza voler pretendere per forza qualcosa in cambio.
Per te smetterei di pisciare intenzionalmente sulla tavoletta del water.
Per te proverei a convincermi di avere anche doveri e non solo diritti.
Per te cambierei le lenzuola anche ogni sei mesi.
Per te, potrei pensare di stare solo con te.
giovedì 12 novembre 2009
Se se..
Ero così spossato che mi sono abbandonato a vedere ben cinque minuti di "Porta a Porta". Avete capito? Dico ben cinque minuti di fila!...
E' appena iniziato il solito "Annozero" (comunque la pensiate, eh!..) e Travaglio sta cercando l'inquadratura migliore. Intanto il buon Piercamillo Davigo ha introdotto il suo discorso con una metafora che parlava di febbre e termometri. Poteva risparmiarsela..
Sinceramente vorrei andare alla Camera e al Senato e sputare e tossire personalmente su ogni scranno. Di modo che prima o poi questa gente se ne stia un po' fuori dalle palle come sta succedendo a me in questi giorni.
E' impossibile pensare di continuare a vivere in un paese dove la classe politica ignora il paese stesso. E li votiamo noi. Siamo proprio degli stronzi!...
venerdì 30 ottobre 2009
S-coordinate
Putin non vuole più delegare servizi che ritiene propri dello Stato. / La Russia medita la reintroduzione della pena di morte. / Nel dicembre 2007 l'Onu ha approvato una moratoria contro la pena di morte nel mondo, proposta dall'Italia. / In Italia ultimamente accade spesso che si passi in meno di una settimana dalla galera all'obitorio, ma non si sa mai il perché e comunque agenti e dirigenti carcerari son sempre professionalmente ineccepibili. / Nel caso Marrazzo quattro, o forse cinque, carabinieri sono accusati di estorsione, rapina, violazione della privacy e violazione di domicilio. / Santoro evidentemente ritiene sia più giusto occuparsi di sesso a pagamento. / Rutelli dice no all'anti-berlusconismo. / Casini ha un nuovo amico con cui uscire per locali la sera a Roma, ed è un ex sindaco. / D'Alema tenta la mediazione con Rutelli. / Bersani è il nuovo finto segretario del Pd. / Berlusconi ha telefonato in diretta a Ballarò per dire che la magistratura e il Pd sono entrambi organi comunisti. / Alcuni programma della prima serata di RaiTre avrebbero bisogno di un conduttore.
sabato 24 ottobre 2009
Con i "ma" si fa un bel post..parte II
Ma per riformare la giustizia bisogna rifermare i processi?!..
Ma per votare alle primarie del Pd serve l'autorizzazione scritta di D'alema?!..
Ma l'hanno aggiornato questa settimana il podio dei perseguitati della storia?!... Terzo posto: Bin Laden. Secondo posto: Craxi. Primo posto: Silvio Berlusconi. Migliore nuova entrata nel top ten: la famiglia Mastella..
Ma perché solo Studio Aperto ha notizie degli ufo?!..
Ma Marrazzo si dovrebbe dimettere per essere andato a trans o per essersi immerso in una marea di puttanate?!..
Ma se il mondo è bello perché è vario, come mai ricomincerà per l'ennesima volta il Grande Fratello?!..
Ma se metto il calzino turchese sono un comunista, un persecutore di Silvio, un golpista camuffato, un uomo senza gusto estetico, uno che vorrebbe vincere le primarie, o semplicemente uno che si è vestito da puffo?!..
venerdì 9 ottobre 2009
Con i "ma" si fa un bel post..
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Ma chi studia all'Istituto Nautico può marinare la scuola?
Ma la riforma "anti-fannulloni" del ministro Brunetta colpirà anche il suo acconciatore personale?
Ma secondo voi c'è qualcuno che legge ogni sera una paginetta dell'agenda rossa, mai ritrovata, di Paolo Borsellino?
Ma l'ape che ha punto Cannavaro è normale che avesse in rubrica uno dei numeri di telefono di Luciano Moggi?
Ma le trattative tra Stato e mafia le conduceva Mastrota?
Ma quelli del Partito Democratico cosa racconteranno ai propri nipotini, a parte le mille entusiasmanti campagne elettorali?
Ma quando Bossi minaccia la guerra...viene da ridere solo a me?
Ma Vittorio Feltri lo sa che esiste un mondo oltre Berlusconi? Ma Travaglio lo sa che esiste un mondo oltre Berlusconi?
domenica 6 settembre 2009
Poveri noi
Essendo già da un pò di tempo che mi pongo lo stesso interrogativo, oggi vi rendo partecipi dell'irritazione di una soluzione tanto semplice ma allo stesso tempo tanto lontana.
Se non sbaglio qualche anno fa, la previsione del proprietario del Washington Post fu quella della chiusura del ciclo di carta stampata entro una data approssimabile per il 2012.
Ora, nessuno di noi pensa che il supporto di scrittura cambi i contenuti dell'informazione, ma sicuramente i presupposti di approccio all'interattivo sicuramente cambia i contenuti della ricerca d'informazione.
Far finta di cercare in internet notizie e poi ridursi al solito referente rintracciabile nella carta stampata, non è un modo alternativo di informazione; bisognerebbe avere il coraggio di uscire fuori dal circolo delle strutture ormai falsamente istituzionalizzate.
Sicuramente non è semplice come cercare i programmi sulla guida tv, ma il gioco dovrebbe valere la candela, sopratutto per chi, alzando anche troppo la voce, si scarica contro quel sistema d'informazione ormai palesemente andato, senza però cercare di tirarsene fuori.
Il problema è che il celeberrimo DIGITAL DIVIDE è nel nostro cervello; in questo caso è la distanza tra le informazioni che cerchiamo e ciò che desideriamo essere vero o presunto tale.
sabato 5 settembre 2009
C'è sincronia tra di noi..
..che immediatamente dall'altra parte della carreggiata (anche se pare proprio una strada a senso unico!..) c'è chi si appresta a rimediare alla crisi arrotando le entrate con un lavoretto
venerdì 21 agosto 2009
Ma vi pare il modo di dare una notizia?!
Afghanistan, chiusi seggi. 26 morti
Karzai: "E' stato un successo"
Sto cazzo, mi verrebbe da dire. Vabbè, contento lui..
Si poteva fare di meglio comunque, altro che ventisei!... D'altronde l'Afghanistan è una repubblica giovane, diamogli tempo..
domenica 16 agosto 2009
Estromissione
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Voci. Gente che si lamenta (forse è un concerto di musica napoletana..), gente che vorrebbe lamentarsi, gente che si lamenta perché vorrebbe lamentarsi.
Ognuno dice la sua. Ognuno espone la propria visione della realtà, e spesso della realtà altrui.
Perché? Domanda insanabile, conflitto interno irrimediabile. Mentre mi scoppia la testa trascino stancamente i miei neuroni ad una soluzione tanto doverosa quanto banale: facciamo rumore perché gli altri si accorgano che esistiamo.
Appartati, al buio o comunque nell’anonimato, non riesce a vivere più nessuno.
Muti e riflessivi, pacati osservatori di un "caos" che trascende da qualsiasi ente supremo (un “caos” che è esso stesso ente supremo) : paradigmi umani con questi connotati sono pressoché scomparsi.
Avremmo bisogno di vuoto. Ma tutto esplode e vien fuori per suscitare reazioni e sussulti. E tralasciamo momenti di spessore: come la contemplazione del nulla, la fissità dello sguardo, l’immedesimazione nei propri pensieri. La calma.
Dio benedica la genuinità, la spavalderia e l’istinto puro. Salvi chi addobba l’ambiente con le sue manifestazioni d’essere, e preservi gli uomini del “tutto e subito”!..
..Ma io di Dio ho un vago ricordo, e a questi vezzi preferisco l’amenità del nulla. Statica forma di partecipazione alla realtà.
Persino l’atto di scrivere è in certi casi una violenza (basti vedere il mio blog!..), figurarsi il parlare. Ed anche ad agire si fanno spesso brutte figure.
martedì 21 luglio 2009
Vite inspiegabilmente spente
sabato 18 luglio 2009
Parallelismi psichedelici
(Spiritocriticopuro.it) MILANO - Il cantante Povia esulta: "Una canzone non cambierà il mondo, ma di certo può salvare molte anime!"
(Repubblica.it) AOSTA - Il Papa "sta imparando a convivere con il gesso". L'unico rammarico è "non poter scrivere a mano".
(Spiritocriticopuro.it) MILANO - Ancora Povia: "Santità, mi dia un attimo che prendo la penna.."
sabato 11 luglio 2009
C'è chi può e chi non può..
Detto ciò, impegnato a capire dove questo programma volesse condurre i miei sensi appannati e affamati, sono stato improvvisamente scosso da una scena che ha destato in me forti perplessità, una situazione di duro impatto drammatico, dove si evinceva chiaramente che qualche attore avesse preso in mano le redini del gioco, inoltrandosi in un'improvvisazione rivelatasi però insufficiente a reggere gli intricati nodi di una trama in realtà poco avvincente.
L'attore in questione, che è poi un'attrice, mi pare sia stata definita una "giornalista".
Questa giornalista narrava del contesto in cui affonda le sue radici un pericoloso criminale. Un tipo insospettabile, sospettato di sequestri e schifosi stupri seriali nei garage di Roma, fortunatamente, e speriamo definitivamente, fermato dalla polizia.
Questa giornalista descriveva quindi i posti frequentati, le atttività abitudinarie, e tutto ciò che di quotidiano e normale potesse presentare la vita del violento maniaco.
..Senonché questa giornalista, vagando e raccontando, finisce con l'arrivare in un bar. Qui giunta, non le passa null'altro per la testa che chiedere al barista (non sono le parole esatte, ma ci sono quasi tutte e il senso della frase è intatto):
Scusi, sappiamo che il sospettato si serviva spesso qui...
COSA PRENDEVA DI
SOLITO?!....
Come?...Cosa??...Ma soprattutto PERCHE'???......Scusate, mi son fatto prendere dall'enfasi.
Comunque c'è davvero da chiedersi perché un'informazione sulle abitudini alimentari, fuori dai pasti, di un porco e frustrato violentatore, debba interessare alla collettività mediatica!
E da qui muove il mio dilemma:
martedì 7 luglio 2009
Non siamo noi gli intelligenti, sono loro gli stupidi..
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lunedì 6 luglio 2009
Ora sto già meglio
mercoledì 17 giugno 2009
Lei non sa chi sono io..
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mercoledì 10 giugno 2009
Schiavi, prigionieri e sudditi
Poco fa sono stato a votare. C'era una fila lunghissima, fin oltre la porta
d'ingresso. Ma questo al bar di fronte al seggio..
giovedì 28 maggio 2009
Spirito Critico ThreeNews
Durante la passeggiata di Ignazio La Russa nei vicoli di Genova, un giovane spagnolo gli si è avvicinato e gli ha sputato addosso. Un senatore del Pdl, Giorgio Bornacin, ha quindi sferrato un pugno all'aggressore. Poi il chiarimento: il senatore è una delle guardie del corpo di La Russa!..
CASO NOEMI E FIGLI: BERLUSCONI GIURA
Dal palco dell'assemblea di Confesercenti, Berlusconi torna sui temi legati in qualche modo al divorzio con la moglie e rassicura: "Mai avuto rapporti piccanti con figli minorenni. Lo giuro su Noemi!"..
"CHI NON SA DIRIGERE CAMBI MESTIERE"
Duro attacco del ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, ai presidi del Lazio che denunciano la carenza di fondi per l'amministrazione dei loro istituti, a causa dei tagli del governo. Chi non riesce a dirigere deve andare via: questo è stato il concetto espresso dal ministro, intervistato mentre consegnava la sua lettera di dimissioni..
mercoledì 20 maggio 2009
Ciò che è meglio per lui, è giusto per noi..
I magistrati all'attacco di Berlusconi: "L'avvocato Mills fu corrotto da lui".
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..E anche questo termine "corrotto", cazzo vuol dire? Significa tutto e niente. Specifichiamo chi "ha mentito" e il buon motivo che avrà avuto per farlo..
..Ma poi, a dirla tutta, chi se ne frega di precisare l'accusa?! Che siamo un tribunale noi?!...E allora facciamo parlare l'imputato che, in quanto perseguitato, avrà sicuramente qualcosa di più interessante da dire...o da "riferire in parlamento"..
..E ringraziate che esiste ancora la versione cartacea. Lì almeno devono sceglierne uno di titolo!..
(Le immagini sono prese da Byteliberi.com)
venerdì 15 maggio 2009
La crisi della retorica
Qui tutto è campagna elettorale, e per qui intendo Foggia, la città natia che da poche settimane mi ha riaccolto nelle sue livide e dissestate grinfie. Ci sono le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale; anche se, viste le facce trite e ritrite che si presentano all'evento elettorale, la parola rinnovo non pare certo la più adatta. Non voglio fare disamine politiche. Non conosco approfonditamente i personaggi, non mi interessa conoscerli perché li giudico in massima parte irrilevanti per le sorti della città, e soprattutto so che intaccherebbero ben poco il vostro interesse, cari i miei dolci e amabili lettori di schermi a cristalli liquidi.
- sotto casa trovo subito Raffaele di Mauro che mi dice: "METTIAMOCI IN MOVIMENTO". Ehi Raffaè, guarda che qua non s'è mai fermato nessuno! E poi dimmi almeno dove cazzo vuoi andare!? Non so: Lourdes, Fatima...insomma scegli e poi fammi sapere. Ci conto, eh!
- sulla destra invece mi sorride il giovane Sergio Maddalena, al motto di: "COME TE, CON TE". Buon uso dei pronomi, bravo!...Non so quanto ti servirà in consiglio comunale, però bravo!..
- l'esperto Umberto Candela è convinto: "FOGGIA ORA PUO' RINASCERE. CON UN IMPEGNO COMUNE". Impegno comune sto bel paio di palle! Voi siete pagati e vi dovete fare il mazzo, che qua ognuno fa il suo lavoro senza chiedervi alcun aiuto. Dai su!..
- Raffaele Piemontese ci illumina: "IL FUTURO E' ADESSO". Eh no! Adesso c'è il presente, fa schifo e voi dovete fare qualcosa. Poi se ci riuscite pensate pure al futuro..
- tra le donne spicca Tiziana Scippa. Tralascio il cognome per non fare battute ovvie, e leggo sul manifesto: "CAMBIARE SI PUO'. CAMBIARE SI DEVE!". Ehi Tiziana che fai, dai ordini? Calma, eh! Cazzo non chiedete neanche più con gentilezza..
- Pasquale Pinto è "PRONTO A RICOMINCIARE". Non si sa a far cosa, ma lui è pronto! Tanto che nella foto si rimbocca pure le maniche della camicia...manco andasse in catena di montaggio..
- Michele Pesante ci svela: "AMO FOGGIA. SI SA". Beh, visto che lo sappiamo un po' tutti (?) che ami Foggia, che bisogno c'è di sporcare la città con sti manifesti di merda?
- il giovane Alessio Lo Parco è pronto: "AMO LE SFIDE. CREDO NEI VALORI". Peccato non ci dica quali...peccato davvero perché prometteva bene!..
- chiudo infine con il preciso Lucio Ventura, che assicura: "NIENTE PROMESSE, MA IMPEGNI"! Oh Lucio ti vogliamo bene, ma questa sembra proprio una promessa!.......Ma dai..
lunedì 4 maggio 2009
Azioni e reazioni
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Silvio, per tutta risposta, si dichiara triste e amareggiato, però pronto a difendere la sua vita privata da attacchi strumentali, mirati alla delegittimazione della sua figura tramite le solite accuse ad una condotta morale (la sua) forse non esemplare, ma certamente poco rilevante dal punto di vista politico, almeno secondo una buona parte degli italiani.
Intanto iniziano a giungere da tutto il mondo, a mezzo stampa, le prime istanze di solidarietà al Presidente del consiglio.
BILL CLINTON (ex presidente degli Stati Uniti d’America): “Caro Silvio, io ed Hilary siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto. Io con mia moglie sono stato un po’ più fortunato, ma tu hai anche esagerato!...Io almeno ne sceglievo una alla volta e la facevo stare a riparo sotto al tavolo. Tu invece le porti in giro, le tieni sulle ginocchia, ti presenti ai compleanni. Sembra quasi che tu l’abbia fatto apposta per destare scalpore con la tua storia sentimentale, e far parlare ancora e sempre di te sotto aspetti diversi da quelli che potrebbero infastidirti davvero!.."
JOSEPH RATZINGER (papa): “Sono solidale, Silvio. Ora capisce perché non mi son mai sposato?!.. ”
EMILIO FEDE (ex giornalista): “Lasci perdere quella donnaccia comunista, Presidente. Una che non sa apprezzare cotanta straripante personalità, non sa apprezzare la vita. Che se ne vada allora, non abbiamo certo bisogno di una vecchia attricetta rifatta! Non si abbatta, Presidente; e se dovesse servirle qualcosa, la mia cuccia sa dove trovarla.”
ANGELA MERKEL (cancelliere della Repubblica Federale Tedesca): “Mi spiace per il divorzio, signor Berlusconi, ma credo si trattasse di una soluzione inevitabile. Lei è troppo puttaniere! E se si viene a scoprire che ci ha provato anche con me, va a finire che la ricoverano direttamente..”
MUAMMAR GHEDDAFI (leader politico della Libia): “Le faccio i migliori auguri per il futuro, presidente Berlusconi. Anche se, a dirla tutta, non capisco come sia possibile che nel vostro paese una donna abbia la libertà di decidere di divorziare dal capo del governo!? È ridicolo! Ma che razza di regime siete!?..”
VLADIMIR PUTIN (capo del governo della Federazione Russa): “Silvio, la faccio ammazzare?”
lunedì 6 aprile 2009
A ognuno il suo dolore
Il problema di fondo è che ho uno strano rapporto con le tragedie. Esse infatti, oltre a suscitarmi quel sentimento di tristezza che è il logico e più naturale derivato di ogni situazione che conti la perdita di vite umane, generano in me una strana, e variamente motivata, irritazione.
In altri tempi, un paio d’anni fa per essere più precisi, la mia rabbia si sarebbe arenata sull’impossibilità di giustificare uno qualsiasi di questi eventi tragici all’interno di un contesto terreno forzatamente condizionato dalla presenza di un disegno divino generale, votato alla salvezza definitiva del genere umano. Non so se ci credessi davvero, fatto sta che mi sforzavo di sperare che fosse così. Fino a che, soffocato dal doloroso conflitto fra l’amore infinito di Dio e la sua intollerabile delega di responsabilità davanti ai grandi drammi dell’uomo, non potei fare altro che recidere ogni legame tra me e la fede incondizionata verso enti sovrannaturali. Che si impegnino ad essere più credibili la prossima volta!..
Da quel momento ho cercato, e cerco tuttora, di affrontare ogni episodio triste e negativo con una convergenza tutta personale di razionalità, intima partecipazione emotiva, e pochi principi “morali” (del tutto singolari) che esulano innanzitutto da qualsiasi scadimento in una superficiale condivisione retorica del dolore.
Ma nonostante la coerenza di fondo che riscontro in questo mio modo di affrontare le tragedie, non viene purtroppo meno la rabbia per quelle incongruenze, di matrice non più religiosa, che impediscono comunque una sana percezione di ciò che s’è tristemente verificato.
Una di queste incongruenze è l’utilizzo abusivo del termine solidarietà. E non solo del termine, ma anche del principio generico di solidarietà, che per molti si esplica in ogni semplice manifestazione di riconoscimento della tragedia. Ma non è così, non può essere così!
Solidarietà significa sporcarsi le mani, immedesimarsi materialmente nel disastro altrui, provarne le conseguenze più dirette, viverle sulla propria pelle. Questa è la solidarietà. E non invece lanciare messaggi sul web, coagulare la propria tristezza in poche battute preparate per un brevissimo istante di inutile commozione da spot pubblicitario (vedi la tv), o anche spendere pochi euro quasi per sciacquarsi la coscienza in nome di quell’infondato senso di colpa che nasce quando non si è stati toccati da un simile infausto evento.
Chiaramente non si tratta di definire tali atti come cattivi o riprovevoli, ma vorrei tanto che non si scambiassero queste espressioni di sensibilità con la vera e propria solidarietà, che ha altro valore e ben altra importanza!
L’altra fonte di tensione nervosa in questi momenti è la banalità del contemporaneo, che dentro di me va a cozzare contro l’idea della “tragedia dimenticata”, ossia della priorità di un morto rispetto ad un altro, di un male rispetto ad un altro.
E’naturale che ciò che accade più vicino a noi ottiene quell’eco mediatico maggiore che porta a sentirne maggiormente la gravità; ma è ingiustificabile che si ignorino tragedie di entità simile, quotidiane e costanti, per il solo motivo che albergano in regioni del mondo distanti (spesso più idealmente che geograficamente), in cui la sofferenza, la guerra, le malattie, i disastri e quant’altro possa rovinare l’umanità, sono eventi talmente diffusi da ritenerli ormai scontati e per questo di scarso impatto drammatico!
Questa condizione mi irrita notevolmente, ed ecco perché, in occasioni come la tristissima giornata odierna, il mio svagato pensiero si rivolge ad altra gente che scorre dentro un numeretto, sotto la voce “morti in Iraq”, nei titoli rimpiccioliti di un tg che è giustamente impegnato a parlar d’altro. Però anche loro sono morti innocenti; anche loro non meritavano quella fine; anche loro pagano probabilmente le colpe o quantomeno le carenze di responsabilità altrui, anche a loro dovremmo donare un pensiero sinceramente commosso.
Ma non me ne frega niente. La vita è vita, ed io sono incazzato!
giovedì 2 aprile 2009
Dialogo con me stesso - I
ME(2) - È una domanda retorica?
ME(1) - No.
ME(2) - Allora sono scemo!
E iniziò così il dialogo tra me e me. Che se già un “me” soltanto è nocivo; figuratevi due!..
ME(1) - Vorrei liberare la verve che c’è in me..
ME(2) - Senti se è una malattia continua a tenerla dentro, così non fai danni!
ME(1) - Sei il solito cretino, devi sempre squalificare il discorso. Anche se in fondo non hai poi tutti i torti, sai!? È quasi come una malattia, è una forza positiva che però mi genera infelicità e scoramento.
ME(2) - Si scusa, ma quale malattia è una forza positiva?
ME(1) - Cazzo ne so io!
ME(2) - Ok, allora io sarò pure squalificante, però tu non sai cosa dici!
ME(1) - Può darsi. Ma sarò mica il solo su questo pianeta?!..
ME(2) - Beh, in effetti sei in ottima compagnia.
ME(1) - Grazie, lo prendo come un complimento.
ME(2) - Grazie un cazzo! Ti sbagli. Mica sei tu a decidere se ciò che t’è stato detto è un complimento oppure no! Chi ti credi di essere, Borghezio?!...Sono le intenzioni di colui che parla a dar valore a quel che viene detto.
ME(1) - E questo chi lo sostiene?
ME(2) - Beh, m’è parso d’averlo letto sull’ultimo saggio del ministro Gasparri dal titolo “Offendimi! Tanto non ti capisco.”
ME(1) - Ah ah ah, bella questa! Comunque non ti capisco, com’è che non posso rivalutare soggettivamente ciò che mi dici?
ME(2) - No che non puoi. Prendi ad esempio Berlusconi, il primo che m’è venuto in testa...beh, quando in ogni comizio lui inizia ad accusare i suoi avversari di “comunismo”, tu cosa pensi?
ME(1) - E cosa devo pensare!? Che è una frase senza senso. È solo populismo allo stato brado.
ME(2)
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ME(1) - Mah, è assurdo. Però potrei pensare che lui, identificando la parte avversa con uno termine in cui non tutti i suoi nemici riescono a riconoscersi, finisce col dividerla all’apparenza mediatica e all’opinione pubblica. Oltretutto c’è chi, fuori da ogni ragionevole realtà, si definirebbe un “comunista” pur di stargli sempre e comunque contro. Ed io sono uno di questi..
ME(2) - Sono d’accordo con te, ma non è questo il punto focale. Per lui “comunista” è un’offesa! Non puoi fuggire alla sua regola mentale coi tuoi personalismi! Ormai ti ha posto la targhetta di seguace di Pol Pot e Stalin, e questo è un punto a tuo sfavore.
ME(1) - Cazzo, è vero!..
ME(2) - Capisci ora? Per sapere cosa intendono gli altri quando parlano di te, devi entrare nella loro testa e nel loro schema mentale! Non c’è altra strada. Non puoi soffermarti sulle tue certezze. Prima o poi perderanno di senso.
ME(1) - Capito. Ma non è che staremo prendendo una piega un po’ troppo simil-seriosa?
ME(2) - Che ti frega!? Mica devi leggerlo tu questo dialogo!?..
ME(1)
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ME(2) - Zitto, comunista!..
ME(1) - Guarda che se lo sono pure io, allora lo sei anche tu. Siamo la stessa cosa, ricordi?
ME(2) - Lo sapevo io. Non solo comunista, anche frocio!..
ME(1) - Dai basta, lo scherzo è bello quando dura poco!
ME(2) - Ah si, pensa che la stessa frase la pronunciò la figlia di Sgarbi quando le fecero vedere chi era il padre!....
Fine prima parte. Arrivederci alla prossima discussione, che vi piaccia o no..
sabato 7 marzo 2009
Separate alla nascita - cap. I
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MARA CARFAGNA
lunedì 9 febbraio 2009
Una semplice richiesta..
Ora, maledetti senatori e onorevoli tutti, avete l'ennesima opportunità per fare qualcosa di buono per questo paese bistrattato. Non fallitela anche stavolta.
Vi scongiuro. TACETE!
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sabato 7 febbraio 2009
Una voce fuori dal cloro..
E' una voce che mi dà speranza, e che attenua per un momento il mio voltastomaco.
E' la voce di monsignor Giuseppe Casale, arcivescovo di Foggia dal 1988 al 1999. Finalmente qualcosa legato alla mia città risulta per me vero motivo d'orgoglio.
Il vescovo emerito commenta così la vicenda di Eluana Englaro:
"Si è creato un caso agitando lo spettro dell'eutanasia, ma qui non si
tratta di eutanasia. Alla fine anche Giovanni Paolo II ha richiesto di non
insistere con interventi terapeutici inutili. Vedo quasi il gusto di accanirsi
su una persona chiusa nella sua sofferenza irreversibile.
Una vita senza relazioni, alimentata artificialmente non è vita. Come
cattolici dovremmo interrompere questo clamore e dovremmo essere più sereni
affinchè la sorte di Eluana possa svilupparsi naturalmente. I trattamenti medici
cui è stata sottoposta non possono prolungare una vera vita, ma solo un calvario
disumano. E' giusto lasciarla andare nelle mani di Dio. L'alimentazione
artificiale è accanimento terapeutico, se la si interrompe Eluana muore.
Rispettiamo le sue ultime volontà e non lasciamo solo un padre che, appena si
saranno spenti i riflettori di una parossistica attenzione, sarà in esclusiva
compagnia del suo dolore. Io lo comprendo, prego per lui, gli sono vicino.
Neanche io vorrei vivere attaccato alle macchine come Eluana, anche per me
chiederei di staccare la spina. Eluana non c'è più già da tanto, da molto tempo
prima della rimozione del sondino che simula un'esistenza definitivamente
svanita".(Tratto da www.teleradioerre.it)
venerdì 6 febbraio 2009
Il peggio non ha fine
Silvio B: "Ogni sforzo per non farla morire. Eluana potrebbe fare figli".
Silvio B: "Eluana è una persona viva".
Vaticano: "Governo coraggioso, ci hanno ascoltato".
Gasparri: "Dal governo è giunto un atto di coraggio e civiltà che sarà un onore difendere in Senato affinchè la vita vinca sul cinismo".
Silvio B: "Non voglio sentirmi io responsabile di omissione di soccorso. Io non voglio la responsabilita' della morte di Eluana".
Eccola la deriva scellerata, sovversiva, irresponsabilmente vile, populista e mediatica di un paese ridicolo: l'ITALIA.
Sono disgustato.
mercoledì 4 febbraio 2009
Proverbiale
Ancora Mister B. oggi:"..a sinistra ci sono professionisti della politica che la moralità non sanno neppure dove stia di casa". Beh, se tu ne hai una...sarà di sicuro abusiva..
Sempre Mister B. sempre oggi: "A Bush consigliai l'intervento dello Stato dopo il fallimento di Lehman Brothers. A Putin consigliai di fermare i carri armati a quindici chilometri da Tbilisi..". E ad Obama avrai consigliato una buona crema abbronzante..
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D'altronde, lo dicevano i latini: Il riso abbonda sulla bocca dei piduisti..
lunedì 2 febbraio 2009
Tra il non dire e il fare..
domenica 1 febbraio 2009
Falsa ignoranza?
sabato 31 gennaio 2009
Spirito Critico ThreeNews
Milioni di iracheni sono andati oggi pacificamente alle urne in Iraq per le elezioni amministrative che ridisegneranno la mappa del potere politico in gran parte del paese medio-orientale. Sono naturalmente ancora del tutto sommarie le previsioni su quale lista risulterà vincente alla fine dello scrutinio. Ma si può affermare con relativa certezza che molti iracheni hanno disegnato sulla scheda elettorale una scarpa nera, indicandola come il più forte segno di rinnovamento e speranza per il futuro.
DIPENDENZE DA INTERNET: SOLO UN PO'..
Nonostante i siti di social network siano diventati tra gli obiettivi preferiti delle riflessioni preoccupate di molti psicologi, i quali evidenziano con grande criticità il costante e quasi vertiginoso aumento di iscritti a questi contenitori on-line di contatti con utenti per lo più semisconosciuti, l'opinione pubblica continua a ritenere il fenomeno sotto controllo.
In fondo, per fare un esempio, in Italia il numero degli iscritti su Facebook (ormai il più noto e diffuso tra i siti di questa matrice) è aumentato nell'ultimo anno solamente del 135%!...Che sarà mai?! Comunque non vi è alcun allarme.
Intanto anche la smorfia napoletana inizia però a volersi adeguare al cambiamento. Da oggi infatti il numero 48 (anticamente "morto che parla") sarà identificato come: "MORTO CHE CHATTA".
Ma Papa Benedetto XVI, anche se disponibile a qualsiasi tipo di chiarimento, ha fatto capire di aver bisogno di tempo: "Sono giorni che si rivolgono tutti a me" - ha rivelato il Santo Padre - "ed io non ho più tempo neanche per dire un rosario. Sembra che sono io quello antisemita!...Comunque, se questo ministro ebreo vuole confrontarsi con me, ho già dato mandato alla diplomazia del Vaticano di dare a questo signore un numero d'attesa. E magari, per evitare che poi se ne dimentichi, conviene che il numerino se lo fa scrivere sul polso.."
PS. Annotazione molto importante! Mercoledì 11 febbraio prossimo a Roma, in Piazza Montecitorio, dalle ore 11,00 alle ore 16,00, si terrà il sit-in per Niki Aprile Gatti (qui postai un invito ad informarvi sulla sua triste e oscena vicenda); un ragazzo che, come pure tanti altri, chiede di essere ricordato. Perché lo schifo e l'ingiustizia non ci taglino le gambe e la voglia di emergere da questo STATO CORROTTO e DEVIATO nei suoi gangli vitali! Ci sarà anche la partecipazione del Comitato Madri Per Roma Città Aperta. Chi può (e chi è di Roma ha poche scuse) deve partecipare assolutamente!!!
Lavoriamo di coscienza, please.
venerdì 30 gennaio 2009
Il Brasile è più avanti!
Le visite da parte dei parlamentari brasiliani hanno per altro evidenziato l'assenza di attività lavorative e ricreative, aggravate dalla mancanza di spazi per attività fisiche.(...)
lunedì 26 gennaio 2009
Niente sesso, siamo uomini..
Ecco il dato: troppo sesso giovanile aumenta negli uomini la possibilità di avere un tumore alla prostata.
Tiè. Prendete e mettete in saccoccia, luridi fornicatori sporcaccioni che non siete altro!
Pensavate che nessuno v'avrebbe mai dissuaso dal piacere di praticare una sana e divertente "palestra amorosa"?
Pensavate di sopportare la "crisi" del valore e dei valori con la consapevolezza che almeno una delle cose importanti della vita (vedi l'orgasmo) avreste comunque continuato a praticarla in quanto scevra da superficiali schemi economici e ingiusti limiti materiali o naturali?
Pensavate che vi sareste ritrovati un giorno molto lontano a ricordare la vostra giovane età come un periodo di folle, cieca e distruttiva attività eiaculatoria?
Mi spiace, ma vi sbagliavate di grosso.
Bisogna oltretutto precisare (anche se pare superfluo) che l'accusa mirata a disincentivare le vostre incursione nel mondo della goduria e del vizio riguarda naturalmente pure il cosìdetto "auto-erotismo operaio" (nel senso di manovalanza..), quindi vi consiglio accoratamente di tornare a porre anche l'altra mano sulla tastiera!...E non fate finta di non capire..
In conclusione, cari colleghi maschi, dovremo accingerci a ridurre la presenza del sesso, con annessi e connessi, nella nostra quotidianità.
Così verrà finalmente a cadere anche l'unico motivo plausibile per guardare programmi Mediaset..
domenica 18 gennaio 2009
Due buoni motivi..
In poche parole, si prevedono sporadiche nuove pubblicazioni per almeno un mesetto o forse più. Spero che ciò non provochi in voi un malcontento tale da abrogare il mio link dalla vostra esistenza internautica. Ricordate che qui un post(o) per voi ci sarà sempre!...Grazie.
martedì 13 gennaio 2009
Question time..
domenica 4 gennaio 2009
Sconvenienti convenevoli..
Io e lei. Eravamo a letto. La sentii gemere, e le chiesi: “Amore, ti sta piacendo?”
E lei mi rispose: “Si, tantissimo. Ma ora manda la cassetta indietro…lo voglio rivedere dall’inizio questo film porno!..”
E allora mi misi a contemplare la sua bellezza. “Amore, sei splendida. I tuoi seni poi, così rotondi, così proporzionati, in una parola: perfetti!...Peccato che siano tre!...Peccato davvero..”
Fu così che lei, per ricambiare le attenzioni, rivolse a me un’occhiata mista di intrigo e stupore ed esclamò: “Anche tu non sei niente male.” Ma non appena l’analisi si approfondì, e la sua iride incrociò le mia parti basse, sentenziò delusa: “Però levati quegli aggeggi dalla mutanda, idiota! L’ho visto che mancano un pastorello dal presepe e due palle dall’alberello di Natale!..”
Quel mal celato inganno contribuì a stemperare lievemente le nostre eccitazioni, e per un po’ c’ignorammo. Però la tregua fu molto breve.
E allora lei, quasi come mossa da un invincibile senso di colpa, mi chiese preoccupata: “Cos’hai passerotto? Sei silenzioso e adombrato. Non stai mica pensando ancora a quel mio piccolo tradimento!? Dai su, ormai è acqua passata. C’eravamo presi una pausa di riflessione, lo dicevi anche tu!” Il mio orgoglio fu inavvertitamente chiamato in causa. La guardai come un bambino guarda l’adulto bastardo che, dopo aver rubato e mangiato il suo gelato, gli restituisce pure lo stecchetto di legno. E con serenità veltroniana le dissi: “Amore mio. Luce dei miei giorni. Complesso della mia psiche: non è il tuo tradimento che condanno, in fondo lo sappiamo tutti e due che si è trattato solo di una semplice avventura occasionale…Ma che bisogno c’era di filmare il tutto e inviarmelo su dvd con la scritta GUARDA E IMPARA – PRIMA USCITA GRATUITA?! Sinceramente, mi è parsa una scelta di cattivo gusto, ecco tutto..”
giovedì 1 gennaio 2009
Due Zero Zero Nove!..
Anno nuovo, e le solite vecchie richieste. Sono ormai sempre le stesse invocazioni che si fanno al dio Futuro, tanto che oramai possiamo definirle più che altro rivendicazioni. Anzi, fra un po’ sarà meglio creare un sindacato che possa unire tutte le nostre forze in questa battaglia “per un anno migliore”..
Anno nuovo, e io non so dall’alto di cosa ci si permetta di pretendere qualcosa di più di quello che si è avuto negli ultimi dodici mesi. O di quello che non si è avuto.
Anno nuovo, e siamo ancora allo stesso punto. A credere che ci spetti sempre tutto; che non meritiamo il male ricevuto; che viviamo in un mondo di merda per colpa degli altri; e che le cose andranno meglio solamente perché il nuovo è meglio del vecchio, visto che non l’abbiamo ancora provato. Tanto sperare non costa nulla, vero?!...Ma fare qualcosa noi stessi, senza vivere di “aspetta e spera”, non sarebbe più logico?!
Anno nuovo, e di nuovo il vecchio Dio, o Gesù figlio del Padre, o i beati santi tutti, o lo spirito santo, o chi per lui (sempre col massimo rispetto!..) a chiederci di pregare perché un giorno le nostre (o le vostre) preghiere saranno esaudite. Sta diventando statistica: “cazzo, non può più andarmi male, sono dieci anni che prego”!...Sarà un dio onnipotente, ma certo che è piuttosto ingeneroso!..
Anno nuovo, e siamo tutti pieni di voglia di rinnovamento. Colmi di vita e d’entusiasmo, come se sapessimo che i giorni a venire non fossero sempre gli stessi con le stesse 24 ore, e le stesse settimane e gli stessi mesi...e comunque non cambia quasi mai niente.
Anno nuovo, e avrei voglia di resettare gran parte del mio recente passato.
Io non spero nell’anno nuovo. Io voglio costruirmi una vita diversa.
Voglio coscienze diverse, libertà diverse, presupposti diversi, sentimenti diversi, idee diverse, animi diversi, volontà diverse, scelte diverse, facce diverse, persone diverse.
Quindi voglio anche un altro me, altrimenti tutto il resto, come direbbe il Califano, “è noia”.
Lo diceva anche il denutrito Ghandi : “siate il cambiamento che volete nel mondo”.
Ecco, buon cambiamento a tutti! Auguri.