Niente più dubbi. Niente più.
Niente più prime volte, niente più sudore, niente pelle d'oca, niente più paure, niente più timidezze o turbamenti da nascondere con un lucido sorriso strafottente.
Niente più abbracci camerateschi, niente bonari calci in culo, niente schiaffi sulla nuca a tradimento. Niente più scommesse perse o quasi vinte, niente sensi di colpa, nessun rammarico o peccato.
Niente più pagine da leggere, libri da studiare, esami da cannare, strade sbagliate da cui rientrare.
Niente più calendari né feste comandate, niente più impegni, scadenze o traguardi.
Niente più da imparare, niente di nuovo da scoprire, niente da condannare, niente da colpire.
Niente più bugie, neanche a fin di bene.
Niente più drammi né cuori spezzati, niente più rifiuti, niente attrazioni, nessuna testa da perdere.
Niente più gradoni, niente chilometri, niente più seggiolini scadenti o scoloriti, niente più palcoscenici inattesi che tolgono il fiato.
Niente più bandiere, braccia alzate, gole stanche, felpe fradicie e maleodoranti, niente canti trascinati e cori secchi.
Niente più gioie minime, annate mediocri e cocenti delusioni.
Niente più inferni o purgatori.
Niente più boati e, solo per voi e per la vostra ansia di vivere stappata via troppo presto, niente più rivali.
Per noi, qui, niente più scuse o passi indietro: chi tifa Foggia dovrà farlo più forte, dovrà farlo per voi.